13 giugno: II giornata di mobilitazione nazionale della Campagna Boicottaggio - Disinvestimento - Sanzioni verso Israele
OBIETTIVI DELLA CAMPAGNA ITALIANA BDS:
I prodotti provenienti dallo Stato di Israele (generalmente identificati dal codice a barre con le prime tre cifre 729).
Jaffa e Carmel: prodotti ortofrutticoli israeliani. Le società Jaffa e Carmel controllano le esportazioni dei prodotti ortofrutticoli israeliani, provenienti da Israele, dalle colonie nei territori occupati e anche dai coltivatori palestinesi i quali, in mancanza di altri canali di distribuzione, sono costretti a lasciare buona parte del ricavato dei loro prodotti alle società.
THEVA: prodotti farmaceutici israeliani. L’azienda THEVA in Italia e in Francia ha acquisito una posizione dominante nel mercato dei farmaci generici e da banco.
L’OREAL: prodotti cosmetici. Oltre ad essere uno dei maggiori investimenti israeliani, il gruppo L’OREAL commercializza prodotti realizzati con materiali provenienti dai territori palestinesi occupati, come i Sali del Mar Morto.
LAVAZZA: azienda che da oltre due decenni è leader nel mercato israeliano del caffè, delle macchine per bar e uffici, dell’architettura e dell’arredamento dei locali, attraverso la ditta israeliana Gils Coffee Ltd. Il boicottaggio della Lavazza è raccomandato anche dall’organizzazione pacifista israeliana Gush Shalom e dalla Coalizione delle Donne per la Pace israeliana, an che per il legame diretto fra la Lavazza stessa e la Eden Springs Ltd, azienda che imbottiglia e distribuisce l’acqua delle Alture del Golan, territorio siriano occupato e colonizzato illegalmente da Israele dal 1967.
Jaffa e Carmel: prodotti ortofrutticoli israeliani. Le società Jaffa e Carmel controllano le esportazioni dei prodotti ortofrutticoli israeliani, provenienti da Israele, dalle colonie nei territori occupati e anche dai coltivatori palestinesi i quali, in mancanza di altri canali di distribuzione, sono costretti a lasciare buona parte del ricavato dei loro prodotti alle società.
THEVA: prodotti farmaceutici israeliani. L’azienda THEVA in Italia e in Francia ha acquisito una posizione dominante nel mercato dei farmaci generici e da banco.
L’OREAL: prodotti cosmetici. Oltre ad essere uno dei maggiori investimenti israeliani, il gruppo L’OREAL commercializza prodotti realizzati con materiali provenienti dai territori palestinesi occupati, come i Sali del Mar Morto.
LAVAZZA: azienda che da oltre due decenni è leader nel mercato israeliano del caffè, delle macchine per bar e uffici, dell’architettura e dell’arredamento dei locali, attraverso la ditta israeliana Gils Coffee Ltd. Il boicottaggio della Lavazza è raccomandato anche dall’organizzazione pacifista israeliana Gush Shalom e dalla Coalizione delle Donne per la Pace israeliana, an che per il legame diretto fra la Lavazza stessa e la Eden Springs Ltd, azienda che imbottiglia e distribuisce l’acqua delle Alture del Golan, territorio siriano occupato e colonizzato illegalmente da Israele dal 1967.
LA CAMPAGNA ITALIANA BDS CHIEDE, INOLTRE:
- La revoca delle collaborazioni al progetto “Saving children”, con il quale la Regione Emilia Romagna, insieme con le regioni Toscana e Piemonte elargisce fondi alla sanità israeliana per curare i bambini palestinesi feriti dagli stessi Israeliani!
- La revoca degli accordi di cooperazione tecnologica fra la Regione Emilia Romagna e il centro industriale israeliano Matimop.
- Chiediamo alle istituzioni accademiche ed ai singoli dipartimenti e docenti di sospendere a loro volta ogni rapporto con le università israeliane, in solidarietà con le università palestinesi cui l’occupazione impedisce da anni di portare avanti i propri programmi.
Primi firmatari:
Comitato Palestina Bologna - Sopra i Ponti - Un ponte per... Bologna - Rete dei Comunisti - Lazzaretto Occupato - RdB/CUB - Crash - Prometeo - Aula 1 Autogestita - PCL fed. Bologna - PRC fed. Bologna - Fmlu/CUB
- La revoca degli accordi di cooperazione tecnologica fra la Regione Emilia Romagna e il centro industriale israeliano Matimop.
- Chiediamo alle istituzioni accademiche ed ai singoli dipartimenti e docenti di sospendere a loro volta ogni rapporto con le università israeliane, in solidarietà con le università palestinesi cui l’occupazione impedisce da anni di portare avanti i propri programmi.
Primi firmatari:
Comitato Palestina Bologna - Sopra i Ponti - Un ponte per... Bologna - Rete dei Comunisti - Lazzaretto Occupato - RdB/CUB - Crash - Prometeo - Aula 1 Autogestita - PCL fed. Bologna - PRC fed. Bologna - Fmlu/CUB
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