“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

mercoledì 16 giugno 2010

MONDIALI: DIAMO UN CALCIO ALL’APARTHEID!

Mentre tutti gli occhi sono puntati sulle partite in Sudafrica una campagna chiede la fine dell’apartheid in Palestina.

Roma , 15 giugno 2010, (Nena News)
In concomitanza con la Coppa del Mondo di calcio in Sudafrica, è stata lanciata una campagna internazionale per mettere fine al sistema di apartheid nei Territori occupati palestinesi.

DEI BAMBINI MUOIONO A CAUSA DEI GANSTER DELLA BORSA

 ...."Se la Commissione Europea sospendesse per 15 giorni l’accordo di libero scambio, i generali israeliani tornerebbero immediatamente alla Ragione."...

da "Come don Chisciotte"

MICHEL COLLON INTERVISTA JEAN ZIEGLER
michelcollon.info/

Nei suoi libri, che hanno lasciato il segno sull’opinione pubblica, Jean Ziegler non ha mai smesso di denunciare il carattere assurdo e criminale delle politiche del capitalismo nei confronti dei popoli del terzo mondo. Egli è stato il referente speciale per il diritti all’alimentazione presso il Consiglio dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite, dal 2000 al 2008. Michel Collon l’ha intervistato a Ginevra sulla crisi, la Borsa, la fame, Obama, Israele…

Sinistra per Israele non mischi le carte in tavola

di Gustavo Pasquali *

Intervengo nel dibattito che si è aperto sulle pagine di Liberazione con l’articolo di Guido Caldiron del 6 giugno, sul successivo articolo di replica di Sergio Cararo per dire la mia in merito all’intervento di Massimo Chierici di Sinistra per Israele del 12 giugno.

Questo articolo, lo dico con estrema franchezza, non mi è piaciuto, perché non chiarisce nulla ed anzi genera confusione, una confusione che giova solo ad Israele ed al suo comportamento contro la legalità internazionale.

lunedì 14 giugno 2010

Un’aggressione al Diritto Internazionale


Mattias Gardell dopo il massacro a bordo del Mavi Marmara. Facciamo venire a galla la verità
da Aftonbladet, 8 giugno 2010

Israele ha violato ancora una volta il Diritto internazionale. Questa volta attraverso la pirateria sanzionata dallo stato: molto al di fuori dei confini del paese i militari israeliani hanno attaccato un convoglio umanitario che trasportava materiale di costruzione, impianti di desalinizzazione, generatori e materiale medico alla popolazione di Gaza rinchiusa nella striscia.

Casi di molestie sessuali su minori palestinesi

Accade nelle prigioni israeliane. Lo denuncia è di Defence For Children International. Ogni anno arrestati 700 ragazzi palestinesi processati in gran parte per lancio di sassi.

di Barbara Antonelli

Ramallah, 13 giugno 2010, Nena News
Ogni anno Israele arresta in media 700 minori palestinesi e li processa nelle corti militari. La maggior parte dei ragazzi arrestati subisce intimidazioni, violenze fisiche, maltrattamenti, sia prima che durante l’interrogatorio. L’accusa, nella quasi totalità dei casi, è di avere lanciato pietre.

domenica 13 giugno 2010

I «costi accessori» della Freedom flotilla


Michele Giorgio - il manifesto del 10 giugno 2010

USATA A TEL AVIV LA CARTA DI CREDITO CONFISCATA

Sequestrato in acque internazionali, portato a forza ad Ashdod, interrogato, maltrattato, sbattuto in cella e infine espulso senza complimenti . L'«esperienza» in Israele del fotoreporter Manolo Luppichini potrebbe fermarsi qui, ma con il passare dei giorni si arricchisce di nuovi particolari. Dopo aver visto soldati e poliziotti portargli via due telecamere e microfoni per un valore di 12mila euro - oltre alle immagini girate, soprattutto quelle delle ultime fasi della navigazione - il 31 maggio, poco prima dell'arrembaggio israeliano alle navi della Freedom Flotilla (costato la vita a nove civili turchi), Luppichini ora ha scoperto che qualcuno in Israele ha usato la sua carta di credito, confiscata come tutto il resto. Un danno di poco conto, poco più di 50 euro, ma aggiunge un tocco grottesco alla tremenda esperienza della «Flotilla». Era una carta di credito ricaricabile con dentro pochi spiccioli, un centinaio di euro in tutto, ma il fatto che qualcuno in Israele abbia pensato di fare shopping a spese di Luppichini lascia senza parole. Controllando i movimenti sulla carta, il fotoreporter ha scoperto che mentre lui era in manette nell'ufficio immigrazione dell'aeroporto Ben Gurion, qualcuno ha speso 10,5 shekel, poco più di un paio di euro, registrati come «Dually Vending - Tel Aviv». Il 3 giugno è stato rimpatriato a forza e messo su un aereo con la sottosegretario Stefania Craxi. Ma il 4 giugno la sua carta di credito ha registrato un'altra spesa in Israele: 52,61 euro, operazione registrata «R. M. Village Market Gedera», importo originario 240 shekel. Da non credere. La Free Gaza e le altre organizzazioni sponsor della Freedom Flotilla intercettata da Israele stanno indagando perché altri attivisti sequestrati in mare e poi messi in prigione hanno denunciato l'uso in Israele delle carte di credito confiscate.

Gli Stati Uniti accettano che sia solo Israele a condurre "l'inchiesta" sul massacro degli attivisti sulla nave diretta a Gaza


Gli Stati Uniti hanno dato il via libera alla commissione d'inchiesta israeliana per indagare sul sanguinoso raid contro la "Freedom Flotilla" al largo di Gaza. Lo riporta l'edizione online del quotidiano Haaretz precisando che in giornata il Primo ministro Benjamin Netanyahu annuncerà ufficialmente obiettivi e composizione della commissione che sarà chiamata a pronunciarsi anche sulla conformità del blocco israeliano nella Striscia al diritto internazionale. Israele attendeva da giorni l'assenso americano che è giunto dopo quattro giorni di consultazioni condotte dal vice presidente Joe Biden da parte Usa e dal ministro della Difesa Ehud Barak e dallo stesso Netanyahu da parte israeliana. Stando sempre ad Haaretz, sono stati gli Usa ad avere l'ultima parola sulla natura della commissione. Secondo anticipazioni del quotidiano, la commissione sarà presieduta da un ex giudice della Corte suprema e da giuristi israeliani specializzati in diritto internazionale oltre che da due osservatori stranieri, uno americano e uno europeo. Ieri Netanyhau aveva assicurato che la commissione indagherà sia sull'operato dei militari e del governo israeliano ma anche sul comportamento tenuto dagli attivisti a bordo della flottiglia. La commissione dovrà inoltre stabilire se l'intervento israeliano in acque internazionali sia stato legale.
da Forum Palestina

sabato 12 giugno 2010

La mortale chiusura mentale di Israele



di Ilan Pappè

E’ improbabile che il declino della reputazione israeliana dopo il brutale attacco alla Flotta di Gaza influenzi davvero i leader del paese.

Ehud Barak e Benjamin Netanyahu sono due delle figure di maggiori spicco nel sistema politico e militare israeliano. Ci sono loro due dietro al tremendo attacco alla “flottilla” che ha scioccato il mondo ma che sembra essere considerato da tutta l’opinione pubblica come un semplice atto di legittima difesa.

venerdì 11 giugno 2010

Appello dei sindacati palestinesi. Bloccate il carico e lo scarico delle navi israeliane


Comunicato stampa. Palestinian General Federation of Trade Unions, General Union of Palestinian Workers, Federation of Independent Trade Unions, Palestinian Professionals Association, Youth Workers Movement, Central Office for the Workers Movement, Progressive Workers Block, Workers Unity Block, Workers Struggle Block, Palestinian Federation of Unions of University Professors and Employees, Workers Libration Front, Labor Front Block, Workers Solidarity Organization, Workers Struggle Organization, 7 June 2010
da Electronic intifada

Sheikh Jarrah: palestinesi senza casa tra 45 giorni

Le famiglie Kanabi and Siyam-Idkadk si vedranno occupare l’abitazione dai coloni israeliani.


di Barbara Antonelli

Gerusalemme Est 09 giugno, Nena News

Da 42 anni, Karim Siyam-Idkadk vive con sua moglie, due figli e la madre vedova nella sua casa di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme Est, ma un avvocato israeliano gli ha consegnato una notifica di sfratto esecutivo, per conto della compagnia legale Eitan Gabay. Se non lasceranno la loro casa entro 45 giorni, dovranno pagare una multa di 350 shekels al giorno alle autorita’ israeliane e subiranno lo sfratto forzato da parte della polizia.

Boicotta Israele!!!

Libano: Placebo, no grazie!

martedì 8 giugno 2010

Israele Stato terroristico


di Cinzia Nachira

L’assalto portato dalle truppe d’élite della marina militare israeliana contro la nave ammiraglia della Freedom Flotilla e alle altre cinque navi, in rotta verso Gaza assediata, ha due possibili definizioni, entrambe adeguate: terrorismo di Stato e pirateria internazionale.

Sulla Palestina e la guerra sono altri i circoli viziosi da rompere

Una replica all’articolo di Guido Caldiron su Liberazione del 6 giugno

di Sergio Cararo *

Il seguente intervento è stato inviato con richiesta di pubblicazione al direttore di Liberazione. (S.C.)

Intendo esprimere apertamente dissenso sull’articolo di Guido Caldiron pubblicato su Liberazione di Domenica 6 giugno. Le tesi espresse nell’articolo non sono nuove e rischiano di riprodurre dentro il movimento di solidarietà con la Palestina e il movimento No War lacerazioni e polemiche già vissute e - come era facilmente prevedibile – hanno trovato immediata sponda in Pigi Battista sul Corriere della Sera di oggi.

domenica 6 giugno 2010

L'intervista a Manolo Luppichini su Radio CIttà del Capo

Intervista del documentarista Manolo Luppichini che ha partecipato alla Freedom Flotilla.


Watch live streaming video from rcdc at livestream.com

“Porteremo Israele di fronte ai tribunali internazionali. E siamo determinati a ritornare a Gaza”

Intervista a Angela Lano, di ritorno dalla Freedom Flotilla


di Mila Pernice *

Buongiorno Angela e grazie della disponibilità, sappiamo che sei contattata da tanti giornalisti e agenzie di stampa in queste ore.
Si, è un continuo… ma va bene così, perché più si parla della situazione a Gaza e dei crimini israeliani, più la Freedom Flotilla ha raggiunto uno degli obiettivi..

Mavi Marmara, vittime crivellate di colpi

Proiettili sparati a bruciapelo, alla fronte, alla nuca. E’ questo l’esito agghiacciante delle autopsie svolte dai medici legali turchi sui corpi dei nove attivisti uccisi dai soldati israeliani

Roma, 05 giugno 2010, Nena News

I portuali svedesi: ‘Bloccheremo navi e merci di Israele nei nostri porti’. Altre 3 band musicali USA e GB annullano le loro date a Tel Aviv

di Marco Santopadre*
Israele ha espulso oggi sei attivisti malesi e un membro dell'equipaggio cubano che si trovavano a bordo della Rachel Corrie, la nave battente bandiera irlandese che ieri è stata abbordata dalla marina militare israeliana prima che riuscisse a raggiungere le coste della Striscia di Gaza, e scortata poi nel porto israeliano di Ashdod.

sabato 5 giugno 2010

Abbordata anche la «Rache Corrie»

La nave e gli attivisti a bordo portati ad Ashdod.

Roma 05 giugno 2010, Nena News
Ancora una volta la Marina militare israeliana ha sequestrato in acque internazionali una nave civile diretta a Gaza con aiuti umanitari. Stamani anche la nave pacifista «Rachel Corrie» è stata fermata dalle unità da guerra israeliane e costretta a dirigersi verso il porto di Ashdod assieme ad equipaggio e passeggeri.

The Guardian: gli attivisti della Freedom Flotilla uccisi da colpi ravvicinati

Il quotidiano inglese The Guardian ha pubblicato in esclusiva le analisi autoptiche effettuate dai medici legali incaricati dal governo turco sui corpi degli attivisti uccisi dall'esercito israeliano durante l'assalto alla Freedom Flotilla. I nove cadaveri portano i segni di almeno trenta di colpi d'arma da fuoco del calibro di 9 millimetri, sparati in molti casi da distanza ravvicinata, circa 45 centimetri, poco più della lunghezza di un avambraccio.

Ibrahim Bilgen, cittadino turco sessantenne, è stato colpito alla tempia, al petto, ai fianchi e alla schiena. Il cittadino statunitense Fulkan Dogan, di diciannove anni, è stato colpèito al volto, alla nuca, alle gambe e alla schiena.

Almeno cinque delle vittime sono state raggiunte da colpi alla schiena.
da PeaceReporter

La «Rachel Corrie» vicina a Gaza

E' seguita da unita' da guerra israeliane e si teme arrembaggio


Roma 05 giugno 2010, Nena News
E’ ormai a breve distanza dalla costa di Gaza la nave pacifista, battente bandiera irlandese «Rachel Corrie», che in sfida al blocco israeliano, intende consegnare alla popolazione palestinese centinaia di tonnellate di merci e generi di prima necessità. L’arrivo a Gaza city potrebbe avvenire tra le 9 e le 10 italiane, se non ci saranno ostacoli.

Mineo, Ovadia e la comunità ebraica romana

Ho appena seguito l'intervista fatta da Mineo a Moni Ovadia. Devo dire che mi ha lasciato molte perplessità l'appello finale di "solidarietà", a prescindere, con la comuunità ebraica romana, perché si pretende sarebbe stata "aggredita" dai manifestanti romani in solidarietà con i pacifisti trucidati dalla marina israeliana.

venerdì 4 giugno 2010

"I morti sono almeno diciannove e ci hanno trattato come animali"

Il video sul rientro degli attivisti italiani sequestrati dalle forze armate israeliane sulla Freedom Flottilla


Gli attivisti e i marinai uccisi dagli israeliani sarebbero 19 e non 9. 
Alcuni corpi gettati in mare. Dura denuncia al rientro in Italia

Diciannove morti e molti gettati in mare. Nel blitz dell'esercito israeliano "ci sono stati almeno 19 morti e parecchi cadaveri sono stati buttati in mare" ha riferito Manolo Luppichini appena rientrato all'aeroporto di Ciampino, a Roma. "Ho la testimonianza delle infermiere che stavano sulla nave, parecchi cadaveri sono stati buttati in mare e ci sono 170 feriti alcuni dei quali in gravissime condizioni". L'attivista ha raccontato di essere stato picchiato nell'aeroporto dall'esercito israeliano: "siamo stati lasciati senza acqua, trattati come bestie". Al suo arrivo in Turchia fallisi ha raccontato che Luppichini è rimasto coinvolto in una "violenta discussione" con le forze di polizia israeliane. "Un ragazzo di origine palestinese di nome Osama si è messo a discutere con la polizia, sono cominciate a volare parole grosse e qualche sberla, a quel punto Manolo è intervenuto per difenderlo. I poliziotti lo hanno portato via", ha detto. "Quando stavamo per muoverci per l'aeroporto, io ho chiesto che fine avesse fatto Manolo, la polizia mi ha risposto che sarebbe arrivato di lì a poco e invece non l'ho più visto".

mercoledì 2 giugno 2010

Flottilla; cominciata espulsione attivisti

In totale sono 679, tra i quali sei italiani.
Nicaragua sospende rapporti con Israele.

Tel Aviv, 02 giugno 2010, Nena News
Israele espellerà, probabilmente tutti entro oggi, i 679 gli attivisti internazionali che ha sequestrato in mare nella notte tra domenica e lunedì al termine del sanguinoso assalto che ha compiuto contro sei navi della «Freedom Flotilla» diretta a Gaza, in cui sono rimasti uccisi nove civili (quattro dei quali turchi). Lo ha annunciato oggi il ministero degli esteri israeliano.

martedì 1 giugno 2010

2 giugno di nuovo in piazza

Vi aspettiamo alle due iniziative di mercoledì 2 giugno

- ore 10 in Piazza XX Settembre

- ore 15 in Piazza dell'Unità insieme con la "Parata delle bande musicali" che si muoverà fino a Piazza del Nettuno

in solidarietà con gli attivisti della Freedom Flottilla e, sempre, con la resistenza palestinese e per :
- L’IMMEDIATO RILASCIO DEGLI ATTIVISTI INTERNAZIONALI DELLA FREEDOM FLOTILLA SEQUESTRATI NELLE CARCERI ISRAELIANE

- L’IMMEDIATA INTERRUZIONE DEGLI ACCORDI DI COOPERAZIONE FRA ITALIA E ISRAELE

- BOICOTTAGGIO, DISINVESTIMENTO E SANZIONI CONTRO L’ECONOMIA DI GUERRA ISRAELIANA

- LA FINE DEL BLOCCO DI GAZA

Comitato Palestina Bologna

“SONO TURCO, PALESTINESE, GRECO, IRLANDESE: SPARAMI ADDOSSO! ISRAELE, VERGOGNATI!”


Flotilla; la Rachael Corrie naviga verso Gaza

La nave pacifista «Rachel Corrie» procede la sua navigazione verso Gaza decisa a sfidare il blocco navale israeliano, nonostante il bagno di sangue dell’altra notte sul traghetto turco «Marmaris» dove i soldati israeliani hanno ucciso nove attivisti della «Freedom Flotilla».

«La Rachel Corrie sta andando verso Gaza e non si fermerà. Siamo gente normale, molti di noi non sono nemmeno più giovani e certo molti sono spaventati, ma non ci fermeremo. Non portiamo armi, tutti a bordo ha firmato una dichiarazione che dice che non porta armi con sè. Se (gli israeliani,ndr) arrivano, ci stenderemo sul ponte della nave a mani alzate e ci faremo arrestare». Lo ha dichiarato a CNRmedia Mary Hughes, del coordinamento «FreeGaza».

Israele sostiene che sono due le imbarcazioni pacifiste che si stanno dirigendo verso Gaza e il vice ministro della difesa Matam Vilnai ha ribadito che le forze armate interveranno di nuovo. Stavolta però, spiegano i media israeliani, non verranno attuati blitz armati, come quello dell’altra notte sfociato in una strage, ma verranno usate tecnologia e altri sistemi, non meglio precisati per bloccare le navi.

«Non ci faremo intimidire – ha proclamato Hughes – loro hanno il potere, le armi, gli elicotteri, le navi da guerra, sappiamo che possono fermarci, che possono arrestarci e anche ucciderci, ma ogni volta che lo fanno scopriamo che ci sono sempre più persone che vogliono arrivare a Gaza. Continuiamo a ricevere telefonate di gente che ci chiede quando organizzeremo i prossimi viaggi ».
(Fonte:NenaNews)

Attacco a Flotilla. Bilancio: 9 attivisti uccisi, 45 feriti
Sono nove gli attivisti internazionali uccisi nella notte tra domenica e lunedì dai soldati israeliani che hanno assaltato le sei navi della «Freedom Flotilla» dirette a Gaza con un carico di 10mila tonnellate di aiuti umanitari. I feriti sarebbero 45, in maggioranza turchi, alcuni dei quali in gravi condizioni (Israele parla anche di sei soldati feriti). Lo Stato ebraico intanto, attraverso le dichiarazioni fatte dal vice ministro della difesa Matan Vilnai, riafferma che non lascera’ passare altre navi con aiuti umanitari diretti a Gaza, facendo capire, nonostante la strage avvenuta, non esitera’ ad usare ancora la forza.

Il bilancio di morti e feriti, più basso rispetto a quello diffuso inizialmente, è stato aggiornato ieri in tarda serata. Secondo la radio di stato israeliana, 48 delle centinaia di attivisti arrestati verranno espulsi al più presto e sono già stati trasferiti all’aeroporto «Ben Gurion» di Tel Aviv. Altre fonti hanno riferito che sei pacifisti greci sono gia’ stati espulsi e sarebbero arrivati ad Atene con un volo israeliano.

Tra gli arrestati ci sono anche lo scrittore svedese Henning Mankell, 62 anni, autore di libri gialli che hanno venduto decine di milioni di copie nel mondo e lo sceicco Raed Salah, leader del movimento islamico in Israele, rimasto gravemente ferito. La stampa israeliana riporta oggi che Salah, che si trovava a bordo del traghetto turco «Mavi Marmari», dove è avvenuta la strage dei 9 attivisti, è stato interrogato dai servizi di sicurezzae questa mattina e’ entrato in un’aula di tribunale per una udienza preliminare insieme ad altri due attivisti palestinesi con passaporto israeliano: Hasan Zaidan e Hamad Abu Abis.

Nel frattempo non ci sono ancora notizie sui sei italiani arrestati tra i quali Manolo Luppichini, Manuele Zani, Angela Lano e Giuseppe (Joe) Fallisi. Le autorità diplomatiche italiane in Israele hanno riferito soltanto che non sono rimasti coinvolti nello spargimento di sangue. Di loro non si sa altro. Oggi i familiati di Angela Lano, giornalista torinese e direttrice dell’agenzia Infopal, hanno lanciato un appello alla immediata liberazione di tutti gli attivisti della Freedom Flotilla perche’ ”perchè sequestrati in acque internazionali”. Secondo quanto riferito dalla famiglia, Angela Lano potrebbe essere trattenuta più a lungo poiche’ ha rifiutato di essere liberata ed espulsa sulla base della condizione imposta dagli israeliani, ossia l ‘ammissione di responsabilita’».

Intanto un portavoce dell’istituto carcerario israeliano ha comunicato che sono 610 e non 487 gli attivisti della Freedom Flotilla arrestati tra domenica e lunedi’ durante il blitz contro la Flotilla. Sono detenuti nel nuovo carcere del di Beersheba, sistemati in celle da due o quattro letti. Il portavoce del ministero degli esteri, Yigal Palmor, da parte sua ha aggiunto che fino a ora circa 50 attivisti hanno fornito la loro identità. Tutti gli altri, saranno sottoposti a interrogatori. Sulla base delle loro dichiarazioni, ha detto Palmor, Israele deciderà chi sarà deportato e chi invece accusato formalmente. In sostanza chi non firmera’ una dichiarazione di responsabilita’ (o colpevolezza) verra’ processato.
(Fonte:NenaNews)

Israele continua a mantenere top secret la situazione degli attivisti arrestati
Circa 480 passeggeri di cui 6 italiani della flottiglia assaltata ieri sono ancora trattenuti in prigione ad Ashdod; altri 48 saranno espulsi nella giornata. Mentre 45, per la maggior parte turchi, sono stati portati all’ospedale. I sei gli attivisti italiani sono in attesa della pronuncia di un tribunale essendosi opposti- come numerosi altri stranieri - a un immediato provvedimento amministrativo di rimpatrio. I sei potranno incontrare solo oggi i rappresentanti del Consolato italiano a Tel Aviv.
Il governo Israeliano ha imposto la censura su tutta l’operazione : non è ancora possibile avvicinare gli attivisti, così come rimane tutt’ora incerto il bilancio delle vittime che secondo fonti palestinesi si aggira a 19 morti, mentre per le autorità israeliane sarebbero 9.

Mentre la comunità internazionale insorge contro il sanguinoso raid israeliano la Polverini riceve l'ambasciatore di Tel Aviv in Italia
Lazio
Fa discutere la concomitanza dell'incontro tra la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e l'ambasciatore israeliano in Italia proprio per in tutto il mondo si doffondevano le notizie e le condanne per il sanguinoso raid in acqua internazionali delle forze speciali israeliane contro gli attivisti della Flottiglia pacifista diretta a Gaza. Lunedi pomeriggio, presso la sede della Regione, l'ambasciatore d'Israele Ghideon Meir ha effettuato "una visita di cortesia" anche in vista dell'imminente viaggio del presidente Polverini in Israele, nell'ambito del progetto istituito dalla Regione Lazio per la Giornata della Memoria. Nel frattempo i due consiglieri regionali della Federazione della Sinistra (Nobile e Peduzzi) hanno annunciato una mozione per chiedere l'annullamento degli accordi commerciali bilaterali tra la Regione Lazio e il Matimop (ministero industria e commercio israeliano) siglati negli anni scorsi e che vede la regione lazio conferire centinaia di migliaia di euro all'economia di guerra israeliana. Il Forum Palestina denuncia come già da tempo fosse stato richiesto alle regioni italiane amministrate da giunte di centro-sinistra (Lazio, Emilia- Romagna, Toscana, Piemonte) di sospendere gli accordi bilaterali con le istituzioni israeliane per mandare un segnale preciso alle autorità di Tel Aviv contro la politica oltranzista e di apartheid verso i palestinesi.

L'ONU continua ad assicurare l'impunità ad Israele
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu, riunito per oltre 12 ore, non condanna Israele ma soltanto condanna “l’incidente”, definendo così la strage compiuta all’alba di ieri dai militari israeliani contro i pacifisti internazionali. Al consiglio di sicurezza dell’Onu ha prevalso così la linea morbida-filo israeliana, indicata dagli Stati Uniti, rispetto alla posizione di ferma condanna espressa dalla Turchia che ha definito l’attacco della marina israeliana un atto di terrorismo di Stato, un atto di pirateria secondo il diritto internazionale. Il consiglio di sicurezza così ha partorito una risoluzione che lascia ancora una volta impunita la violenza e le continue violazioni delle leggi internazionali da parte di Israele. Anche la proposta di molti paesi arabi di revocare il blocco internazionale imposto alla popolazione di Gaza non è stata accolta all’interno del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che ha richiesto soltanto un'indagine indipendente sull'attacco contro la Freedom flottiglia e la liberazione immediata delle navi e dei circa 700 pacifisti detenuti da Israele.

da Foruma Palestina

LIBERAZIONE DEGLI ATTIVISTI DELLA FLOTTILLA!!!

RITIRO
DELL'AMBASCIATORE ITALIANO IN ISRAELE!!!

Gaza: Israele attacca navi dei pacifisti

da Limes

di Umberto De Giovannangel
I commandos hanno attaccato la nave della Freedom Flotilla a 64 chilometri dalla costa, in acque internazionali, ma presidiate dalla marina israeliana.

Riferimenti news attacco Freedom Flottilla

Ridimensionato il numero delle vittime: 9 - 10, non 19
Speriamo che  il numero possa ulteriormente ridimensionato, ciò che ci preoccupa è che l'unica fonte in merito è Israele


SILENZIO sugli attivisti!!!
da comunicato di Filippo Landi su TG3 della notte:
35 persone ricoverate non si sa in quali condizioni
25 pare abbiano firmato il documento di espulsione
30 in carcere di Beersheba
di altri non si sa nulla!

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