“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

martedì 1 giugno 2010

“SONO TURCO, PALESTINESE, GRECO, IRLANDESE: SPARAMI ADDOSSO! ISRAELE, VERGOGNATI!”


Flotilla; la Rachael Corrie naviga verso Gaza

La nave pacifista «Rachel Corrie» procede la sua navigazione verso Gaza decisa a sfidare il blocco navale israeliano, nonostante il bagno di sangue dell’altra notte sul traghetto turco «Marmaris» dove i soldati israeliani hanno ucciso nove attivisti della «Freedom Flotilla».

«La Rachel Corrie sta andando verso Gaza e non si fermerà. Siamo gente normale, molti di noi non sono nemmeno più giovani e certo molti sono spaventati, ma non ci fermeremo. Non portiamo armi, tutti a bordo ha firmato una dichiarazione che dice che non porta armi con sè. Se (gli israeliani,ndr) arrivano, ci stenderemo sul ponte della nave a mani alzate e ci faremo arrestare». Lo ha dichiarato a CNRmedia Mary Hughes, del coordinamento «FreeGaza».

Israele sostiene che sono due le imbarcazioni pacifiste che si stanno dirigendo verso Gaza e il vice ministro della difesa Matam Vilnai ha ribadito che le forze armate interveranno di nuovo. Stavolta però, spiegano i media israeliani, non verranno attuati blitz armati, come quello dell’altra notte sfociato in una strage, ma verranno usate tecnologia e altri sistemi, non meglio precisati per bloccare le navi.

«Non ci faremo intimidire – ha proclamato Hughes – loro hanno il potere, le armi, gli elicotteri, le navi da guerra, sappiamo che possono fermarci, che possono arrestarci e anche ucciderci, ma ogni volta che lo fanno scopriamo che ci sono sempre più persone che vogliono arrivare a Gaza. Continuiamo a ricevere telefonate di gente che ci chiede quando organizzeremo i prossimi viaggi ».
(Fonte:NenaNews)

Attacco a Flotilla. Bilancio: 9 attivisti uccisi, 45 feriti
Sono nove gli attivisti internazionali uccisi nella notte tra domenica e lunedì dai soldati israeliani che hanno assaltato le sei navi della «Freedom Flotilla» dirette a Gaza con un carico di 10mila tonnellate di aiuti umanitari. I feriti sarebbero 45, in maggioranza turchi, alcuni dei quali in gravi condizioni (Israele parla anche di sei soldati feriti). Lo Stato ebraico intanto, attraverso le dichiarazioni fatte dal vice ministro della difesa Matan Vilnai, riafferma che non lascera’ passare altre navi con aiuti umanitari diretti a Gaza, facendo capire, nonostante la strage avvenuta, non esitera’ ad usare ancora la forza.

Il bilancio di morti e feriti, più basso rispetto a quello diffuso inizialmente, è stato aggiornato ieri in tarda serata. Secondo la radio di stato israeliana, 48 delle centinaia di attivisti arrestati verranno espulsi al più presto e sono già stati trasferiti all’aeroporto «Ben Gurion» di Tel Aviv. Altre fonti hanno riferito che sei pacifisti greci sono gia’ stati espulsi e sarebbero arrivati ad Atene con un volo israeliano.

Tra gli arrestati ci sono anche lo scrittore svedese Henning Mankell, 62 anni, autore di libri gialli che hanno venduto decine di milioni di copie nel mondo e lo sceicco Raed Salah, leader del movimento islamico in Israele, rimasto gravemente ferito. La stampa israeliana riporta oggi che Salah, che si trovava a bordo del traghetto turco «Mavi Marmari», dove è avvenuta la strage dei 9 attivisti, è stato interrogato dai servizi di sicurezzae questa mattina e’ entrato in un’aula di tribunale per una udienza preliminare insieme ad altri due attivisti palestinesi con passaporto israeliano: Hasan Zaidan e Hamad Abu Abis.

Nel frattempo non ci sono ancora notizie sui sei italiani arrestati tra i quali Manolo Luppichini, Manuele Zani, Angela Lano e Giuseppe (Joe) Fallisi. Le autorità diplomatiche italiane in Israele hanno riferito soltanto che non sono rimasti coinvolti nello spargimento di sangue. Di loro non si sa altro. Oggi i familiati di Angela Lano, giornalista torinese e direttrice dell’agenzia Infopal, hanno lanciato un appello alla immediata liberazione di tutti gli attivisti della Freedom Flotilla perche’ ”perchè sequestrati in acque internazionali”. Secondo quanto riferito dalla famiglia, Angela Lano potrebbe essere trattenuta più a lungo poiche’ ha rifiutato di essere liberata ed espulsa sulla base della condizione imposta dagli israeliani, ossia l ‘ammissione di responsabilita’».

Intanto un portavoce dell’istituto carcerario israeliano ha comunicato che sono 610 e non 487 gli attivisti della Freedom Flotilla arrestati tra domenica e lunedi’ durante il blitz contro la Flotilla. Sono detenuti nel nuovo carcere del di Beersheba, sistemati in celle da due o quattro letti. Il portavoce del ministero degli esteri, Yigal Palmor, da parte sua ha aggiunto che fino a ora circa 50 attivisti hanno fornito la loro identità. Tutti gli altri, saranno sottoposti a interrogatori. Sulla base delle loro dichiarazioni, ha detto Palmor, Israele deciderà chi sarà deportato e chi invece accusato formalmente. In sostanza chi non firmera’ una dichiarazione di responsabilita’ (o colpevolezza) verra’ processato.
(Fonte:NenaNews)

Israele continua a mantenere top secret la situazione degli attivisti arrestati
Circa 480 passeggeri di cui 6 italiani della flottiglia assaltata ieri sono ancora trattenuti in prigione ad Ashdod; altri 48 saranno espulsi nella giornata. Mentre 45, per la maggior parte turchi, sono stati portati all’ospedale. I sei gli attivisti italiani sono in attesa della pronuncia di un tribunale essendosi opposti- come numerosi altri stranieri - a un immediato provvedimento amministrativo di rimpatrio. I sei potranno incontrare solo oggi i rappresentanti del Consolato italiano a Tel Aviv.
Il governo Israeliano ha imposto la censura su tutta l’operazione : non è ancora possibile avvicinare gli attivisti, così come rimane tutt’ora incerto il bilancio delle vittime che secondo fonti palestinesi si aggira a 19 morti, mentre per le autorità israeliane sarebbero 9.

Mentre la comunità internazionale insorge contro il sanguinoso raid israeliano la Polverini riceve l'ambasciatore di Tel Aviv in Italia
Lazio
Fa discutere la concomitanza dell'incontro tra la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e l'ambasciatore israeliano in Italia proprio per in tutto il mondo si doffondevano le notizie e le condanne per il sanguinoso raid in acqua internazionali delle forze speciali israeliane contro gli attivisti della Flottiglia pacifista diretta a Gaza. Lunedi pomeriggio, presso la sede della Regione, l'ambasciatore d'Israele Ghideon Meir ha effettuato "una visita di cortesia" anche in vista dell'imminente viaggio del presidente Polverini in Israele, nell'ambito del progetto istituito dalla Regione Lazio per la Giornata della Memoria. Nel frattempo i due consiglieri regionali della Federazione della Sinistra (Nobile e Peduzzi) hanno annunciato una mozione per chiedere l'annullamento degli accordi commerciali bilaterali tra la Regione Lazio e il Matimop (ministero industria e commercio israeliano) siglati negli anni scorsi e che vede la regione lazio conferire centinaia di migliaia di euro all'economia di guerra israeliana. Il Forum Palestina denuncia come già da tempo fosse stato richiesto alle regioni italiane amministrate da giunte di centro-sinistra (Lazio, Emilia- Romagna, Toscana, Piemonte) di sospendere gli accordi bilaterali con le istituzioni israeliane per mandare un segnale preciso alle autorità di Tel Aviv contro la politica oltranzista e di apartheid verso i palestinesi.

L'ONU continua ad assicurare l'impunità ad Israele
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu, riunito per oltre 12 ore, non condanna Israele ma soltanto condanna “l’incidente”, definendo così la strage compiuta all’alba di ieri dai militari israeliani contro i pacifisti internazionali. Al consiglio di sicurezza dell’Onu ha prevalso così la linea morbida-filo israeliana, indicata dagli Stati Uniti, rispetto alla posizione di ferma condanna espressa dalla Turchia che ha definito l’attacco della marina israeliana un atto di terrorismo di Stato, un atto di pirateria secondo il diritto internazionale. Il consiglio di sicurezza così ha partorito una risoluzione che lascia ancora una volta impunita la violenza e le continue violazioni delle leggi internazionali da parte di Israele. Anche la proposta di molti paesi arabi di revocare il blocco internazionale imposto alla popolazione di Gaza non è stata accolta all’interno del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che ha richiesto soltanto un'indagine indipendente sull'attacco contro la Freedom flottiglia e la liberazione immediata delle navi e dei circa 700 pacifisti detenuti da Israele.

da Foruma Palestina

LIBERAZIONE DEGLI ATTIVISTI DELLA FLOTTILLA!!!

RITIRO
DELL'AMBASCIATORE ITALIANO IN ISRAELE!!!

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