“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

giovedì 17 dicembre 2009

x il 42 anniversario dell'FPLP

Unità e Fermezza: oltre 70.000 hanno manifestato a Gaza per il 42esimo anniversario del FPLP

[per visionare le foto www.pflp.ps]

Oltre 70.000 tra quadri, membri e simpatizzanti del Fronte popolare di liberazione della Palestina, e la popolazione della striscia di Gaza, si sono ritrovati allo Stadio Palestine per il raduno in occasione del 42.esimo anniversario del PFLP il 12 dicembre 2009, rovesciandosi poi nelle strade circostanti e portando bandiere, stendardi e poster dei martiri e dei leader del Fronte.

Fin dalle prime ore del mattino, folle di giovani e vecchi, uomini, donne e bambini si sono messi in viaggio dalle varie province della Striscia e da tutti i campi e i villaggi a Gaza City per il raduno, rispondendo all'appello del Fronte di partecipare con lo slogan "Unità, fermezza e resistenza-fino alla vittoria!"

Il compagno dottor Rabah Muhanna, membro dell'Ufficio Politico del Fronte e leader del suo ramo di Gaza, ha fatto appello al mantenimento e potenziamento della resistenza in generale e alla lotta armata in particolare contro il nemico sionista, richiamando ad una struttura di resistenza coordinata che serva a combattere per guadagnare i nostri diritti. Il compagno Muhanna ha enfatizzato il concetto che la strada dei negoziati, da Oslo ad Annapolis, è chiaramente giunta ad una fine certa e che ci deve essere una dichiarazione da parte di tutte le forze palestinesi della morte dell'opzione definitiva che prevedeva la strada dei cosiddetti "negoziati" e la fine immediata del cosiddetto "periodo di transizione", inclusa la fine completa della cooperazione in merito alla sicurezza con l'occupante.

Ha espresso un appello urgente all'unità nazionale, affermando che è una necessità per la vittoria e che tutti i prigionieri politici nella West Bank e a Gaza devono essere liberati, e che questa unità deve essere stabilita sulla base della causa nazionale palestinese e dell'interesse nazionale palestinese, rispondendo al sacrificio di migliaia di martiri, feriti e prigionieri: assicurare uno Stato indipendente con Gerusalemme come capitale, l'autodeterminazione e il diritto al ritorno. Il compagno Muhanna ha salutato tutti i Palestinesi che vivono nella Palestina occupata nel '48, nella West Bank, ovunque in Gaza, nei campi, e ovunque nel mondo nella diaspora e nell'esilio, esprimendo la totale determinazione del Fronte di lottare per il raggiungimento di una piena vittoria contro il regime di occupazione criminale e fascista. Egli ha sottolineato la storica esperienza del Fronte nell'affrontare il sionismo come estensione della lotta del Movimento Nazionale Arabo.

Ha detto che il Fronte continuerà lungo il sentiero della sua storia nella lotta rivoluzionaria per raggiungere la vittoria e la completa sconfitta del criminale nemico sionista e del campo dietro di esso che lo rende potente e aggressivo e indebolisce il nostro popolo e gli impedisce di progredire, il campo imperialista e le sue componenti e i suoi eserciti reazionari, sotto la selvaggia leadership dell'imperialismo statunitense. Il compagno Muhanna ha concluso il suo discorso con un appello all'unità nazionale, invocando i colori della bandiera palestinese e gli stendardi delle fazioni palestinesi: verde per Hamas, bianco per Fateh, nero per la Jihad Islamica e rosso per l'FPLP, facendo appello al nostro popolo ad essere unito sotto la bandiera nazionale palestinese completa.

Almazah Sammouni, che ha perso la sua famiglia nell'aggressione a Gaza del dicembre 2008-gennaio 2009 ha parlato, dicendo "Non sono venuto qui oggi per piangere o portare il lutto per la mia famiglia, "la famiglia Sammouni, che ha sofferto sotto i colpi e i missili dell'occupazione come migliaia di martiri del nostro popolo, ma sono venuto per esprimere il mio orgoglio per il loro sacrificio e impegno."

Ha fatto appello a tutte le forze palestinesi,in particolare Fateh e Hamas, di unirsi sotto lo stendardo del sangue dei martiri e la promessa di un futuro migliore per il nostro popolo e i nostri bambini, e di lottare per far causa all'occupante e ai suoi leader per i crimini contro il popolo palestinese trascinandoli nelle corti internazionali.

La compagna Amna Rimawi moglie del compagno imprigionato Majdi Rimawi e dirigente del consiglio di villaggio di Beit Rima, uno degli eroi dell'operazione del leggendario 17 ottobre che colpì il ministro del turismo Rehavam Ze'evi, estremista sionista, ha parlato al raduno, esprimendo i suoi saluti per conto delle famiglie dei prigionieri, e facendo appello a coloro che hanno catturato il soldato dell'esercito occupante Gilad Shalit chiedendogli di mantenere le condizioni che hanno stabilito per lo scambio di prigionieri, perché le famiglie e i prigionieri sanno che l'unico strumento per la loro liberazione viene dalla resistenza.

Mohammad Khalidi, un lavoratore palestinese disoccupato, ha parlato indossando la sua uniforme da lavoro, denunciando povertà e disoccupazione causate dall'assedio e dall'occupazione. Egli ha detto : "Siamo qui per affermare la nostra fermezza come lavoratori contro la macchina da guerra sionista, l'assedio ingiusto, e la disoccupazione mortale".

La celebrazione, presieduta dal compagno Hani Al-Thawabteh, membro del Comitato Centrale del ramo di Gaza, e la compagna Shireen Abu-Oun, ha previsto anche momenti di poesia, presentazioni artistiche e dozzine di messaggi di congratulazioni dalla leadership del Fronte all'estero, Hilda Habash, la moglie del fondatore, dottor George Habash, e il segretario generale del Fronte, il compagno prigioniero leder Ahmad Sa'adat.

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