Il progetto della linea "A1" israeliana consiste nel collegamento tramite Alta Velocità delle città di Gerusalemme e Tel Aviv: la durata del percorso sarà di 28 minuti. La linea ferroviaria tuttavia attraverserà per 6,5 km i confini della Linea Verde, penetrando così nei territori palestinesi occupati della Cisgiordania; per i lavori del TAV, infatti, sono stati espropriati i terreni vicini ai villaggi di Beit Surik e Beit Iksa, privando la popolazione (che al 30% vive di agricoltura) del proprio sostentamento. L'uso dell'Alta Velocità sarà poi riservato ai soli cittadini israeliani.
Questa operazione è in palese violazione del diritto internazionale, che prevede il divieto dell'uso delle risorse dei territori occupati e che stabilisce che la popolazione locale non possa essere esclusa dall'utilizzo dell'infrastruttura. Tra le aziende coinvolte nella costruzione del progetto A1 vi è anche la parmigiana Pizzarotti & co. S.p.A., subentrata nell'appalto alla tedesca Deutsche Bahn, la quale si è ritirata dal progetto nel marzo scorso, su pressione del governo Merkel, proprio perchè il TAV israeliano è in violazione della legalità internazionale.
In continuità con la campagna internazionale "Stop That Train" (www.stopthattrain.org) il GAP chiede: - l'immediato ritiro della Pizzarotti & co. S.p.a. dal progetto TAV "A1"
- al consiglio comunale, alla giunta comunale ed al sindaco che si costituiranno a maggio di prendere posizione in merito alla questione e di promuovere una diffida politica e morale nei confronti della Pizzarotti, non concedendogli alcun appalto pubblico fino a che l'azienda non si sia ritirata dal progetto TAV "A1" in contrasto con il diritto internazionale.
L'obiettivo che ci fissiamo è raggiungibile: il Comune di Rho ed il Comune di Napoli hanno già aderito alla campagna e diffidato la Pizzarotti dall'intraprendere opere pubbliche nei suddetti comuni. L'azienda tedesca Deutsche Bahn si è inoltre ritirata autonomamente dal progetto a causa della violazione internazionale e del suo statuto interno. A sostegno della campagna è stata promossa una raccolta di firme rivolta a tutte le associazioni politiche, sindacali, in difesa dei diritti umani ed ai cittadini tutti. Verranno poi organizzate una serie di iniziative tra le quali un'assemblea pubblica per sabato 31 marzo.
Tutte le informazioni sono disponibili al sito www.gruppoazionepalestina.noblogs.org oppure scrivendo all'indirizzo e-mail: gap.parma@gmail.com
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