Negli scorsi mesi sono state inviate lettere ai valdesi per dissentire da questa scelta spiegandone le ragioni, e a tali dissensi è stato risposto invitando a visitare questo link: http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/index_commenti.php?id=1302
Da quanto scritto nel link, ci è parso che ci sia una piena adesione alla politica sottesa dal progetto Saving Children che è di normalizzazione della situazione di apartheid e di imposizione di sudditanza a Israele per i palestinesi.
Inoltre, sono stati segnalati incontri altrettanto "normalizzanti" organizzati anche dalla Tavola dei Valdesi di "incontro e dialogo": http://articolo21.org/2392/rubrica/74-semi-di-pace-2012.html La nostra impressione è che i valdesi abbiano assunto posizioni "bipartisan", cioé filo-israeliane.
Alcuni sostenitori della Palestina hanno già deciso di non destinare più l'8 per mille ai valdesi come avevano fatto in passato, e hanno scritto questo comunicato, che è stato inviato alla chiesa valdese:
Alla Comissione dell'8permille
Al Pastore Paolo Ricca
Alla Tavola Valdese
Alla Moderatora Maria Bonafede
Io non finanziamo l'apartheid israeliana:
il mio 8‰ NON andrà PIU’ alla Chiesa Valdese
Negli scorsi anni ho destinato l'8‰ alla Chiesa Valdese apprezzando e condividendo la destinazione sociale dei fondi raccolti. Sono però ora costretto a individuare altro destinatario del mio 8‰ nella prossima dichiarazione dei redditi a causa della decisione della Chiesa Valdese di finanziare il progetto “Saving Children – la medicina al servizio della pace” del Centro Peres israeliano che avrebbe tra gli obiettivi quello di “fornire ai bambini palestinesi, che pagano il prezzo più alto della guerra e della violenza, un'assistenza medica e di riabilitazione appropriata ....”, quello di “promuovere il dialogo e l'incontro tra palestinesi e israeliani”, quello di “dimostrare i benefici della cooperazione umanitaria ...al fine di promuovere la pace nel territorio”. Tali obiettivi, non solo falsi e ipocriti, ma soprattutto cinici e inaccettabili, possono essere supportati solo da chi, mascherandosi dietro una impossibile posizione bipartisan tra la potenza militare degli occupanti e una popolazione disarmata sotto assedio da oltre 60 anni, supporta i sistematici bombardamenti ed erosioni quotidiane di risorse e diritti perpetrati da Israele sui palestinesi.Il finanziamento al Centro Peres non ha alcuna giustificazione di tipo umanitario e sociale. Non riesco a individuare nemmeno giustificazioni di tipo economico considerando che il Centro Peres riceve numerosissimi finanziamenti, molti dei quali arrivati da numerose Regioni italiane che vi hanno contribuito con svariati milioni di euro.
Il sostegno da parte della Chiesa Valdese al Centro Peres rappresenta l'avallo politico, la legittimazione e il consolidamento delle strategie attuate da Israele a carico del popolo palestinese, finalizzate a disintegrare la libertà e la dignità del popolo palestinese creando sudditanza, dipendenza e controllo; un atto di tale gravità non può essere controbilanciato da donazioni "equivalenti" a favore di progetti palestinesi: i palestinesi non chiedono elemosine, ma appoggio contro i crimini dell'occupazione e denuncia delle politiche di apartheid.
Convinto del diritto all'autodeterminazione dei popoli, solidarizzo con il popolo palestinese nella resistenza contro l'occupazione e la discriminazione israeliana di cui non voglio rendermi complice. Il mio 8‰ non andrà più alla Chiesa Valdese, ed invito tutti i sostenitori della causa palestinese che, come me, in passato hanno destinato l’8‰ alla Chiesa Valdese, a fare altrettanto e a sottoscrivere questo appello.
Firma
Primi firmatari:
Gustavo Pasquali (Roma)
Maria Antonietta De Guido (Bologna)
Marta Turilli (Roma)
Laura Montanari (Roma)
Andrea Piccinini (Torino)
Sami Hallac (Torino)
Invitiamo tutti i sostenitori della Palestina a sottoscrivere il comunicato e a inviarlo via mail a: moderatore@chiesavaldese.org
8xmille@chiesavaldese.org
info@chiesavaldese.org
p_ricca@virgilio.it (pastore Paolo Ricca)
ai giornali
e per conoscenza a forumpalestina@libero.it
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