Il vice premier israeliano esprime la sua preoccupazione per la democratizzazione del mondo arabo in seguito alla dissoluzione della leadership tunisina
La caduta del regime tunisino di Zine El Abidine Ben Alican ha gravi ripercussioni, ha detto il vice primo ministro israeliano Silvan Shalom. In un'intervista alla radio israeliana venerdì notte, Shalom ha detto che egli proviene da una famiglia di immigrati tunisini.
“Temo che ora siamo davanti a una fase nuova e molto critica nel mondo arabo. Se l'attuale regime tunisino crolla, ciò non pregiudicherà la attuale sicurezza nazionale di Israele in modo significativo," ha detto. “Ma possiamo, tuttavia, supporre che questi sviluppi costituirebbero un precedente che potrebbe essere ripetuto in altri Paesi, forse interessando direttamente la stabilità del nostro sistema”.
Shalom ha aggiunto che se i regimi vicini allo Stato di Israele venissero sostituiti da sistemi democratici, la sicurezza nazionale di Israele potrebbe essere significativamente minacciata. I nuovi sistemi difenderanno o adotteranno agende intrinsecamente contrarie alla sicurezza nazionale israeliana, ha detto.
Il vice ha dichiarato che Israele e la maggior parte dei regimi arabi hanno un interesse comune nella lotta contro quello che ha definito "fondamentalismo islamico" e la sue organizzazioni "radicali" che minacciano Israele.
Questa minaccia, ha aggiunto, è il motivo che sta dietro gran parte del coordinamento della intelligence e della sicurezza tra Israele e i regimi arabi.
Shalom ha sottolineato che un mondo arabo democratico porrebbe fine alla fedeltà presente, perché un sistema democratico sarebbe governato da un pubblico generalmente contrario a Israele.
da http://english.ahram.org.eg/News/3926.aspx del 15/01/2011
si ringrazia P. Canarutto per la segnalazione
traduzione di Ter
Tunisia, la paura dell'effetto domino Nena News, 15 gennaio 2011
Tunisia: Ben ali a Jedda, potere a un direttorio Nena News, 15 gennaio 2011
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