L’Ufficio Stampa Governativo ha comunicato oggi che i giornalisti che si imbarcheranno sulle navi del convoglio per Gaza non potranno entrare in Israele e nei Territori occupati palestinesi per dieci anni. Si prevedono sanzioni anche la reporter israeliana Amira Hass che viaggerà su una nave canadese.
Gerusalemme, 26 giugno 2011, Nena News
Israele minaccia dure sanzioni nei confronti dei giornalisti che prenderanno parte alla Freedom Flotilla 2 «Stay Human» che ieri ha visto salpare una prima nave (francese) in direzione della Striscia di Gaza in sfida al blocco marittimo proclamato unilateralmente da Israele.
Oren Helman, direttore del Government Press Office (Gpo), l’Ufficio Stampa Governativo, responsabile per i reporter stranieri che entrano in Israele, ha comunicato oggi ufficialmente che a tutti i giornalisti che prenderanno parte alla Freedom Flotilla 2 verrà impedito l’ingresso nel paese per 10 anni. Non sono da escludere altre sanzioni, ha aggiunto Helman sostenendo che il blocco navale imposto da Israele davanti alle coste di Gaza sarebbe “legale” secondo le convenzioni internazionali. «La partecipazione alla Flotilla – ha proseguito il direttore del Gpo – è una violazione intenzionale della legge israeliana…è una provocazione pericolosa organizzata da estremisti occidentali ed islamici allo scopo di aiutare Hamas”.
Il sito d’informazione Arutz 7, vicino all’estrema destra israeliana, non ha escluso l’adozione di provvedimenti punitivi, come il ritiro dell’accredito stampa, alla giornalista ebrea israeliana Amira Hass, inviata speciale del quotidiano Haaretz di Tel Aviv, che dovrebbe imbarcarsi su una nave canadese della Flotilla. Hass ha già preso parte ad una precedente missione navale del Free Gaza Movement. Nena News
vedi notizia su Ha'aretz
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