“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

martedì 30 dicembre 2008

Incriminate Barak, Livni e Olmert di crimini di guerra! [*]

Lo Stato di Israele deve essere sospeso dalle istituzioni internazionali fino a quando Gaza sarà sotto assedio e l’aviazione e l’artiglieria israeliana continueranno a massacrare la sua popolazione!140 morti [†] dopo la prima ora dell’attacco criminale israeliano contro la popolazione civile Gaza. «Non è che l’inizio» hanno affermato gli altiresponsabili israeliani, ripromettendosi di continuare i bombardamenti della città più popolata per metro quadrato del mondo!

[…]
Dopo aver organizzato il trasporto dei potenziali manifestanti da Gerusalemme, mi restano due ore prima di partire per Tel Aviv. Le impiego per chiedervi, amici e compagni del movimento sociale internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, di reagire immediatamente contro questo nuovo crimine di guerra commesso dal mio governo e dal mio esercito: più che mai il popolo palestinese ha bisogno della vostra mobilitazione, della vostra solidarietà e dei vostri sforzi. Più che mai dovete fare pressione sui vostri governi per imporre sanzioni a Israele e perché sia chiaro che uno Stato che vìola le regole più elementari della legge internazionale deve essere escluso dalla comunità delle nazioni civili. I dirigenti politici e militari israeliani devono essere trascinati in giudizio in un tribunale internazionale per crimini di guerra! Seguiamo l’esempio dei nostri compagni britannici e diciamo chiaramente che ovunque vogliano andare: Barak, Ashkenazi, Olmert o Livni saranno accolti da un’accusa per i crimini di guerra che hanno commesso nei territori palestinesi occupati!
No all’impunità per i criminali di guerra israeliani!
Michel Warschawski,
Alternative Information Center (AIC), Beit Sahour/Gerusalemme27 dicembre 2008
[*] Tradotto dal francese e tratto dal sito internet dell’AFPS
[†] Ad ora i morti hanno raggiunto il numero di 400

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