“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

domenica 23 maggio 2010

COOP e NORDICONAD interrompono la commercializzazione dei prodotti dei territori palestinesi occupati

Un importante risultato della campagna di Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni (BDS) contro l’apartheid israeliana

Comunicato stampa - 22 maggio 2010
A seguito della campagna di pressione della coalizione italiana contro la Carmel-Agrexco, due importanti catene italiane di supermercati, COOP e Nordiconad, hanno dichiarato la sospensione della vendita dei prodotti Agrexco, principale esportatore di prodotti agricoli da Israele e dalle colonie israeliane illegali nei Territori Palestinesi Occupati.
Nordiconad è il gruppo cooperativo con funzione di centro di acquisto e distribuzione di CONAD che opera in nord Italia. Il direttore di Nordiconad, dott. Covili, ha dichiarato che dalla fine di aprile ogni prodotto riconducibile ad Agrexco non è più nei loro supermercati. COOP Italia nella persona del Dott. Zucchi, direttore qualità di COOP Italia, ha invece affermato che esiste un problema di tracciabilità commerciale, ovvero che il consumatore non è in grado di verificare se il prodotto in questione provenga o meno dai territori occupati. Pertanto COOP Italia ha deciso di “sospendere l’approvvigionamento di prodotti provenienti dai territori occupati”.

La campagna di pressione sulle aziende della grande distribuzione ha preso il via a gennaio di quest anno dopo un incontro nazionale della coalizione Stop Agrexco a Savona, dove arrivano le navi container di Agrexco per la distribuzione in Italia. Viene coordinata a livello europeo con movimenti analoghi, inclusa la Coalition Contre Agrexco in Francia, che riunisce più di 90 associazioni nell’obbiettivo comune di opporsi all'insediamento della ditta israeliana al porto di Sete (Languedoc-Roussillon). In Italia, clienti e soci Coop e associazioni attive nella campagna hanno iniziato a inviare lettere di protesta alle riviste dei consumatori Coop per chiedere di ritirare dalla vendita le merci prodotte nelle colonie dei territori occupati. Questa iniziativa è stata estesa anche a CONAD. La campagna è culminata il 30 marzo, quando in occasione della giornata della Giornata della Terra Palestinese e del BDS Day, manifestazioni, sit in e azioni informative si sono coordinate nei supermercati di varie città italiane. Dopo queste azioni è iniziata una corrispondenza con le dirigenze di COOP e CONAD, a cui sono seguiti contatti diretti e incontri con rappresentanti della Coalizione italiana Stop Agrexco. Negli incontri i rappresentanti di Stop Agrexco hanno documentato ulteriormente in maniera puntuale la denuncia della commercializzazione illegale di prodotti provenienti dalle colonie e della situazione di violazione della legalità internazionale e dei diritti umani in Palestina che caratterizza la produzione di quelle merci.

Il risultato ottenuto grazie alle pressioni messe in campo da consumatori responsabili, soci e attivisti è senza dubbio positivo. Tuttavia gli attivisti e le attiviste di Stop Agrexco continueranno a vigilare se alle dichiarazioni seguiranno i fatti, e invitano tutti e tutte a partecipare a questa lotta per il rispetto del diritto internazionale, e la libertà e l’autodeterminazione del popolo palestinese.

Contatti:
Stop Agrexco Italia
333 11 03 510
stopagrexcoitalia@gmail.com

Ulteriori informazioni sulla campagna contro l’Agrexco sono disponibili sul sito internet della coalizione: www.stopagrexcoitalia.org


CHI È L'AGREXCO: Agrexco Agricultural Export Company Ltd.è il principale esportatore di prodotti agricoli israeliani, inoltre commercializza il 60-70% di frutta, verdura, fiori e erbe aromatiche prodotte nelle colonie costruite illegalmente in territorio Palestinese. La società è stata fondata nel 1956, è per metà di proprietà dello stato Israeliano che ne detiene il 50% delle azioni. La Agrexco ha circa 500 dipendenti e sedi in Europa, Giappone e USA. Nel 2008 il ministero delle finanze israeliano ha deciso di privatizzare la società, anche se ad oggi la privatizzazione non e' ancora effettiva. Durante un processo tenutosi in Inghilterra nel 2004, il direttore generale della Agrexco UK, Amos Orr, ha testimoniato che la Agrexco commercializza il 60-70% di tutti i prodotti provenienti dalle colonie israeliane. Nello stesso sito della Agrexco vengono pubblicizzati dei fichi provenienti da Masuah, una colonia della Valle del Giordano. Questi prodotti, insieme ai prodotti provenienti da Israele sono distribuiti sotto il marchio “Carmel” . L’80% dei prodotti della Agrexco viene esportato e venduto in Europa, principalmente in Inghilterra. A partire dall’estate 2009 l'Italia contribuisce a distribuire i prodotti illegali delle colonie, offrendo uno dei due principali porti di attracco Europei per le navi Agrexco a Vado Ligure, Savona.

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