“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

lunedì 13 aprile 2009

Dichiarazione di Obiezione

Omri Evron,

Tel Aviv 12 ottobre 2006

Io, Omri Evron, rifiuto di servire nell’esercito perché sono fedele ai miei principi morali. Mi rifiuto di arruolarmi per protesta contro la lunga occupazione militare del popolo palestinese, un’occupazione che acuisce e semina terrore e odio tra i popoli. Mi oppongo a partecipare alla crudele guerra nei territori occupati, una guerra finanziata per proteggere le colonie israeliane e mantenere l’ideologia del “Grande Israele”. Mi rifiuto di servire un’ideologia che non riconosce i diritti di tutte le nazioni all’indipendenza e alla coesistenza pacifica. Non sono in alcun modo pronto a contribuire all’oppressione sistematica di una popolazione civile e alla deprivazione dei loro diritti – come è portata avanti dal regime di apartheid e dai militari israeliani nei territori occupati. Sono offeso dalla morte per fame e dall’incarcerazione di milioni di persone dietro a muri e posti di blocco. Mi rifiuto di arruolarmi perché non credo che la violenza sia una soluzione e che la guerra porti la pace.

Mi rifiuto di servire l’industria delle armi, le mega corporations, gli avidi appaltatori, i predicatori del razzismo ed i leader cinici il cui business è la continuazione della sofferenza e che derubano i popoli dei loro basilari diritti umani. Mi rifiuto per cercare di attirare l’attenzione sul fatto che non tutti sono pronti ad essere indottrinati e cooptati da cause nazionaliste e razziste. Con questo atto voglio esprimere la mia solidarietà a tutti i prigionieri per la libertà in questo mondo. Mi rifiuto di credere alle bugie che scavano divisione ed antagonismo tra i lavoratori dalle due parti del confine, in modo che essi non possano unire le loro mani nella lotta per i loro diritti. Vorrei che la mia obiezione fosse un messaggio di pace e solidarietà, che fosse un richiamo per tutti quelli che uccidono - e vengono addestrati ad uccidere nell’interesse di qualcun altro - a deporre le armi e unirsi alla lotta per un mondo più giusto.

So che questo mio atto è un’infrazione della legge israeliana, ma sono costretto ad oppormi dai miei valori democratici, umanitari ed egualitari. La legge militare su milioni di Palestinesi non è democratica. E’ mio compito oppormi a qualunque legge che renda possibile privare altri dei loro diritti e della loro libertà, o di trattarli con una violenza che nega la loro fondamentale umanità.

Rifiuto la guerra nazionalista “per la pace delle colonie”.

Rifiuto l’oppressione sistematica e l’umiliazione dei civili.

Rifiuto l’occupazione e la legge militare che impedisce ad una popolazione civile di determinare la propria sorte.

Rifiuto l’apartheid ed il regime razzista.

Rifiuto di considerare un popolo mio nemico per ragioni di razza, origine etnica o religione.

Rifiuto di prendere parte al ciclo sanguinoso che distrugge entrambi i popoli.

Rifiuto per richiedere solidarietà internazionale per la pace ed il benessere di tutte le nazioni che vogliono vivere in libertà e libere dallo sfruttamento, l’oppressione e la guerra.

Rifiuto di uccidere! Rifiuto di opprimere! Rifiuto di occupare!

Dichiaro la mia fedeltà alla pace e rifiuto di servire la guerra e l’occupazione

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