“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

venerdì 10 aprile 2009

Per il boicottaggio della edizione 2009 della Fiera del Libro di Torino

Comunicato stampa Assemblea Free Palestine

Torino, 10 aprile 2009

L’Egitto sarà l'ospite d'onore della edizione 2009 della Fiera del Libro di Torino.

Gli organizzatori, a partire dal presidente Rolando Picchioni, tessera P2 2095, non si smentiscono.

Un altro stato canaglia sembra destinato ad occupare gli spazi della Fiera .

Dopo le vicende di queste ultime settimane, che hanno interessato il premio Grinzane, non dovrebbero sussistere dubbi sulla natura e gli scopi di queste fiere delle vanità, espressione del degrado morale, culturale e politico della città.

Lo scorso anno l’ospite d’onore è stato lo Stato di Israele, uno stato canaglia, ma “democratico”, come ha confermato la feroce spedizione punitiva sionista, iniziata il 27 dicembre, contro la popolazione inerme della Striscia di Gaza, chiusa, con la complicità del mondo occidentale, in un vero e proprio campo di concentramento.

Recentemente, sabato 4 aprile, nel decennale della morte di Giulio Einaudi, si è rivisto a Torino, invitato dai soliti noti, Abraham Yehoshua, un razzista con le mani grondanti di sangue.

Enzo Bianchi e Eugenio Scalfari hanno ritenuto doveroso fargli bordone.

L’Egitto è un regime totalitario e brutale dove da decenni sono in vigore leggi d’emergenza che consentono a una oligarchia corrotta e spietata di tenere sotto un controllo strettissimo la popolazione. Oltre un milione di poliziotti e anche l’esercito sono impegnati nella repressione

Un paese dove poche migliaia di persone, con alla testa Hosni Mubarak, note come la classe di Sharm El Sheikh, ha in mano finanza e economia e l’80% della ricchezza nazionale.

Un paese dove la libertà di espressione e di opinione è duramente colpita, come sono colpite tutte le persone che in qualche maniera tentano di esprimere una posizione critica (attualmente in Egitto si contano circa 30.000 prigionieri politici). La stampa e i siti internet sono sotto censura.

L’Egitto, ospite d’onore a Torino nel mese di maggio, è noto nel mondo per le torture alle quali vengono sottoposti gli oppositori. La tortura è una prassi per estorcere informazioni, piegare la resistenza dei prigionieri e per far il lavoro sporco per altri paesi, ospitando, ad esempio, carceri segrete della CIA.

Dal 1979 l’Egitto vive in “pace” con i suoi vicini, Israele compresa, contribuendo attivamente all’assedio israeliano della Striscia di Gaza e a mantenere 1,5 milioni di palestinesi sotto un embargo feroce. L’Egitto collabora con gli israeliani per colpire la resistenza palestinese, vende il gas naturale sotto costo a Israele che ne impedisce la fornitura, insieme al gasolio, ai palestinesi.

Come lo scorso anno con lo Stato di Israele ci mobiliteremo a livello locale e nazionale per contestare la presenza dell’Egitto come ospite d’onore della Fiera del Libro.

Boicottare l’Egitto e continuare a boicottare lo Stato di Israele!

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