“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

mercoledì 14 gennaio 2009

LA RESISTENZA IN PALESTINA

Varie fonti confermano che la resistenza palestinese è maggiore di quanto si aspettassero i vertici militari israeliani. Razzi anche dal Libano

Emerge ormai da numerose corrispondenze sia da dentro Gaza che dalle retriùovie israeliane che la resistenza che i feddayn palestinesi stanno mettendo in campo a Gaza è assai superiore a quanto avessero previsto gli stati maggiori dell'esercito israeliano. Su La Repubblica e il Sole 24 Ore di oggi, si dà conto di come le truppe israeliane siano state costrette a ritirarsi sule posizioni di partenza dopo aver tentato di penetrare a Gaza City. Le stesse fonti confermano che tutte le organizzazioni palestinesi - da Hamas ad Al Fatah al FPLP - abbiano unificato le forze e agiscano in modo coordinato ricorrendo a tutti i mezzi della guerriglia urbana impedendo alle truppe israeliane di ottenere progressi consolidati sul piano dell'offensiva militare. Lo spettro del Libano si riaffaccia in molti ambienti israeliani. Tant'è che questa mattina

tre razzi katyusha, sono stati sparati dal Libano e sono caduti nei pressi della città di Kiryat Shmona, secondo quanto riportato dal sito web del quotidiano israeliano Haaretz, in una zona non abitata. Dalle prime informazioni non si hanno notizie di vittime o feriti. Le forze armate israeliane hanno lanciato a loro volta "quattro razzi che sono caduti a nord di Ghajar", ha detto un responsabile della sicurezza libanese. Secondo questa fonte, un gruppo sconosciuto aveva lanciato in precedenza "almeno un razzo" da "un'area situata a quattro chilometri a ovest del villaggio di Shebaa", nel sud del Libano. La popolazione locale è stata invitata a restare nei rifugi antimissile.
Si fa comunque sempre piu' grave il bilancio dell'Operazione 'Piombo Fuso', l'offensiva israeliana in corso nella Striscia di Gaza da ben diciannove giorni consecutivi: secondo fonti mediche locali, il numero dei morti accertati tra la popolazione dell'enclave palestinese, infatti, sfiora ormai le mille unita'. Per la precisione, risultano essere state uccise almeno 975 persone, circa quattrocento delle quali erano donne o bambini. I feriti palestinesi ammontano invece a 4.400. In campo israeliano le vittime restano sempre tredici dal 27 dicembre scorso, di cui solo tre erano militari.

da www.contropiano.org

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