“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

lunedì 25 ottobre 2010

Brigate Internazionali pacifiste o nuovo metodo eurocentrico di ingerenza nella resistenza palestinese?

di Fernando Casares *
Noi che appoggiamo la degna e giusta causa palestinese dall’estero facciamo parte di un movimento internazionale. Un movimento ha la caratteristica di essere un’organizzazione di persone che si associano seguendo un’idea e iniziativa precisa (o varie di esse) e indubbiamente rappresenta i più diversi settori della società nel suo spettro ideologico.

domenica 17 ottobre 2010

Collaborazioni scientifiche israelo-palestinesi e riconciliazione

Le collaborazioni scientifiche israelo-palestinesi rappresentano un surrettizio paravento del contesto nel quale esse si svolgono: l’asimmetria perdurante tra uno stato oppressore e un popolo oppresso.


DI ANGELO STEFANINI *

È stato praticamente ignorato in Italia il comunicato di studenti e professori palestinesi[1] che disapprova un progetto di collaborazione tra l’università La Sapienza di Roma, l’università palestinese Al Quds di Gerusalemme e tre università israeliane, iniziativa patrocinata dal Ministero degli Esteri italiano e Unesco. Nessuna meraviglia per tale silenzio in un momento in cui, nonostante la campagna di boicottaggio contro Israele[2] stia crescendo visibilmente a livello internazionale, i principali media italiani se ne tengono prudentemente a distanza. Per un sostenitore della teoria del complotto tutto ciò ha un chiaro significato.

La Repubblica Ebraica di Israele

Prestare giuramento ad uno Stato ebraico può essere determinante per il destino dello Stato stesso. Si rischia di trasformare il Paese in una teocrazia come l'Arabia Saudita.

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Gideon Levy
Ricordate questo giorno. È il giorno in cui Israele cambia la sua natura. Di conseguenza, il suo nome potrebbe trasformarsi in “Repubblica Ebraica d'Israele”, proprio come la Repubblica Islamica dell'Iran. La proposta di legge sul giuramento di fedeltà che il Primo Ministro Benjamin Netanyahu sta cercando di far passare sarà rivolta soltanto ai nuovi cittadini non-ebrei, ma avrà in concreto effetti sul futuro di tutti noi.

sabato 16 ottobre 2010

Caro Saviano.... una video - lettera per i "disinformati"

Giovedi 7 ottobre scorso a Roma è stato celebrato lo Stato di Israele in un evento a cui hanno partecipato personaggi noti, alcuni filo-sionisti di antica data, altri emergenti di recente adesione. Tra scrittori ed artisti partecipanti all'iniziativa "Verità per Israele": Roberto Saviano, Raiz (ex cantante di Almamegretta), Lucio Dalla (http://www.forumpalestina.org/news/2010/Ottobre10/01-10-10LetteraAperta.htm; vedi alcuni firmatari).

Perché ci sorprende la partecipazione di questi personaggi ad un evento simile?

Di seguito la video lettera di Vittorio Arrigoni a Roberto Saviano ed i riferimenti di altre lettere a Raiz ed ai partecipanti all'iniziativa sionista... i destinatari potrebbero essere tanti



Ecco cosa scrive Raiz , firmatario dell'appello “Verità per israele”. Decidete voi se continuare ad ascoltare uno così...
Botta e risposta tra Collettivo Autorganizzato di Napoli e Raiz

Lettera aperta agli amici di Israele che vanno a manifestare il 7 ottobre di Myriam Marino

Per la verità dei fatti - Comunicato Stampa della Rete Romana di Solidarietà con la Palestina

Scontro di civiltà e apartheid di Massimo Mandolini Pesaresi

lunedì 4 ottobre 2010

Michel Platini: Israele fuori dalla UEFA!

Posizione ferma del Presidente dell’Unione delle Federazioni Calcistiche Europee: “Israele deve scegliere: consentire allo sport palestinese di crescere oppure assumersi le responsabilita’ per i suoi comportamenti.”

Ramallah, 4 ottobre 2010 red Nena News
Secca la minaccia di Michel Platini, il presidente della UEFA : “Israele rischia l’espulsione dall’Unione se continua a impedire al calcio palestinese di crescere e svilupparsi.” A causa delle restrizioni israeliane ai movimenti dei calcaitori palestinesi, il presidente della UEFA Michel Platini potrebbe riconsiderare l’adesione di Israele. Critiche che arrivano dopo che le autorita’ israeliane hanno negato a 6 giocatori della squadra palestinese di uscire da Gaza per disputare una partita contro la Mauritania, prevista nel mese di agosto. “Motivi di sicurezza”, cosi avrebbero dichiarato le autorita’ israeliane, spiegando che i suddetti giocatori non erano in possesso del giusto permesso. Diverse proteste si sono tenute in Cisgiordania, soprattuitto ad Al- Ram (vicino Ramalah dove ha sede lo stadio inaugurato nel 2008) e il Presidente della Federazione Calcio palestinese Djibril Rajoub ha chiesto alla UEFA e alle altre organizzazioni sportive internazionali di prendere provvedimenti in proposito, chiedendo “la rimozione di Israele”.

domenica 3 ottobre 2010

Lettera aperta a chi oggi tace sull'antisemitismo e il machismo di Berlusconi

di Cinzia Nachira *
Albert Einstein, pochi giorni prima di essere costretto a lasciare la Germania e nel momento in cui fu escluso dall'insegnamento universitario perché ebreo, disse una frase che ancora oggi non è stata smentita: "Può essere che l'universo sia finito, la stupidità umana al contrario è infinita".

Può sembrare un eccesso scomodare Einstein per la «battuta» antisemita e quella machista con cui Berlusconi ha sfoggiato la sua infinita stupidità.
Sottolineiamo che essere stupidi non è un'attenuante.



Il Premier si sente israeliano

di Piergiorgio Odifreddi

Nella sua replica di ieri al Senato, in risposta a una battuta sgraziata del senatore Ciarrapico, il premier Berlusconi ha dichiarato testualmente: “Da ragazzo ho avuto amici ebrei, che mi hanno raccontato le sofferenze delle loro famiglie. Ho abitato per molti anni, a Milano, proprio di fronte a una scuola israeliana: era anche generosità, perchè ho offerto spesso pranzi e cene. E la visita al campo di sterminio di Auschwitz, insieme all’orrore per la barbarie dell’olocausto, mi ha trasmesso un sentimento di solidarietà incancellabile. Da allora, l’ho detto e lo ripeto, anch’io mi sento israeliano”.

Chi sono gli amici di Israele e perché continuano a tacere sulle sofferenze e le ingiustizie contro i palestinesi?

LETTERA APERTA


Giovedi 7 ottobre a Roma, la Israel Lobby italiana, resa più attiva dalla presenza in Parlamento dell’on. Fiamma Nirestein, (che in Israele vive nella colonia illegale di Gilo a Gerusalemme), ha organizzato un evento apertamente a sostegno dello Stato di Israele e della sua politica.

Che l’establishment israeliano si senta con l’acqua alla gola nelle sue relazioni internazionali e con il comune senso della giustizia che fortunatamente ancora agisce nell’umanità, era evidente da tempo. Ma gli "amici di Israele" in Italia non possono sottrarsi al senso di realtà che mette in contraddizione la politica israeliana con i più elementari criteri di giustizia.

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