“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

giovedì 22 dicembre 2011

Benvenuti in Palestina


15 - 21  aprile 2012     Missione Internazionale 
 Bienvieniu en Palestine

Bienvenue en Palestine scalda i motori: ad aprile 2012 la partenza della nuova Air Flotilla verso la Palestina.

Dopo la missione di luglio della Flytilla una nuova missione, "Bienvenue en Palestine", sta raccogliendo forze e adesioni internazionali per rompere il divieto di libera circolazione in Palestina.
INFO: www.bienvenuepalestine.com
CONTATTI: nicolas.shahshahani@wanadoo.fr
Ne parliamo con uno dei coordinatori, Nicholas Shahshahani di Capjpo-EuroPalestine.



Napoli per la Palestina



mercoledì 14 dicembre 2011

Incontro sabato 17 dicembre

Sabato 17 dicembre 2011 ore 16,30 - via Serra 2/G, Bologna

incontro con Patrizia Cecconi del coordinamento Freedom Flotilla Italia


Saranno presentate alcune delle prossime attività e campagne nazionali e internazionali a sostegno del popolo palestinese:

martedì 13 dicembre 2011

Bologna incontra Gaza

Mercoledì 14 Dicembre 
ore 19: Aperitivo 
ore 21: Incontro con 
 Khalil S. Shaheen
(Responsabile dell’unità economica e sociale del PCHR) 

Mohammed El Zaheem
 (Volontario del PCHR e attivista del progetto “Barca Oliva”) 

 a Dans la Rue, in via Avesella 5/a – a due passi da via Indipendenza… a Bologna http://danslarue.noblogs.org/post/2011/12/01/bologna-incontra-gaza/

 "....Coltivare la terra sotto i colpi dell’esercito occupante; uscire in barca per pescare quando delle motovedette sono pronte a bersagliarti; rispondere agli attacchi dei coloni armati; lottare contro la segregazione razziale ed il muro dell’apartheid; respingere le diverse forme di oppressione, interne ed esterne alla Palestina, per autodeterminare la propria esistenza; stringere relazioni politiche vere con la solidarietà internazionale sono solo alcune delle forme di r/esistenza messe in atto ogni giorno dagli uomini e dalle donne palestinesi."

lunedì 12 dicembre 2011

La Palestina nei libri scolastici israeliani



Un'intervista a Nurit Peled-Elhanan


Nurit Peled-Elhanan (Hebrew University of Jerusalem), autrice del libro di prossima pubblicazione: Palestine in Israeli School Books: Ideology and Propaganda in Education, descrive il modo in cui la Palestina e i palestinesi sono descritti nei testi scolastici israeliani. L'autrice prende in esame mappe, immagini, contenuti e linguaggio utilizzati nella redazione di questi testi scolastici, giungendo alla conclusione che questi ultimi sono funzionali alla marginalizzazione (ma anche, si potrebbe dire, alla deumanizzazione) dei palestinesi e alla legittimazione delle azioni militari israeliane.  (Video in inglese)



giovedì 1 dicembre 2011

venerdì 11 novembre 2011

Regala un calendario/sostieni il Premio Chiarini

Cari Amici della Palestina, è pronto il calendario dell’anno 2012 che abbiamo realizzato per sostenere gli sforzi organizzativi della prossima edizione del Premio Chiarini che si terrà anche quest’anno a Modena, dopo il successo della scorsa edizione.







Vi chiediamo di aiutarci a venderlo tra i vostri amici e nelle realtà sensibili al tema dei Rifugiati palestinesi.

Il vostro contributo è fondamentale perché in questo momento non ci sono fondi disponibili per affrontare le necessità dell'iniziativa di febbraio. 

Il prezzo di sottoscrizione è di 10 euro: una cifra inferiore ci permetterebbe solo di coprire i costi. Il calendario è stato realizzato in collaborazione con il Laboratorio multimediale Alkemia ed è frutto in particolare dell’impegno di Mirca Garuti e Alessia Leonello. Mettetevi in contatto con noi (comitatopalestinabologna@gmail.com) o con Alkemia o con Comitato Per non dimenticare Sabra e Chatila

Grazie della collaborazione, sempre con la Palestina

Riprende il Corso di arabo classico

A partire da gennaio 2012 riprenderà il corso di base di lingua araba scritta e parlata con insegnante madrelingua.

Il corso si terrà il sabato presso l'HUB, via Serra 2/G a partire dal secondo sabato di gennaio 2012 sino a fine maggio.

PER INFORMAZIONI scrivete a: comitatopalestinabologna@gmail.com

mercoledì 9 novembre 2011

R/ESISTERE in PALESTINA

La resistenza popolare all'occupazione israeliana azione diretta non-violenta e solidarietà internazionale

 MASHI Orme in Palestina vi invita:

 Venerdì 11/11 al VAG61, via Paolo Fabbri 110 20:00 cena di solidarietà con i movimenti di resistenza popolare in Palestina
21:00 filmati sulle iniziative di resistenza popolare all'occupazione nei villaggi palestinesi
21:15 collegamento dalla Striscia di Gaza con Meri Calvelli, cooperante ONG
21:15 incontro con Mousa Abu Maria, leader del Comitato di resistenza popolare di Beit Ummar e presidente del Palestine Solidarity Project http://palestinesolidarityproject.org/

mercoledì 12 ottobre 2011

Una lettera dal carcere

"A letter from prison cell" è la nuova traccia del gruppo hip hop palestinese DAM scritta per il Trio Joubran. I DAM sostengono i prigionieri palestinesi: "aggiungiamo la nostra voce alla loro richiesta di giustizia e di rispetto dei diritti legali. 'A letter from a prison cell' racconta la storia di tre prigionieri che rifiutano di essere ignorati e di diventare un numero. Hanno scritto le lettere al mondo esterno e la canzone da voce alle loro parole.
Hip-hop band DAM supports Palestinian prisoners’ actions with new track, da Electronic Intifada del 10 ottobre 2011

domenica 9 ottobre 2011

I movimenti israeliani contro l'occupazione e l'apartheid

La lotta comune con i palestinesi per i diritti umani, la pace e la democrazia 

 lunedì 10 ottobre 2011 – ore 21:00 al VAG61 - via Paolo Fabbri 110, Bologna  

giovedì 6 ottobre 2011

Evento speciale dedicato alla Palestina

Terra di Tutti film festival e Mashi orme in palestina 

sabato 8 Ottobre ore 15,00 
Cinema Lumiere ‐ via Azzo Gardino, 65b ‐ Bologna Sala Scorzese

  

giovedì 29 settembre 2011

TOMORROW’S LAND How we decided to tear down the invisible wall

VENERDI’ 30 SETTEMBRE 2011 dalle 20
Vag61 in via Paolo Fabbri 110

 Presentazione e proiezione del documentario (2001) che raccoglie le storie degli abitanti di At-Tuwani, villaggio palestinese minacciato di evacuazione e costantemente attaccato dai coloni israeliani del vicino insediamento di Ma’on. Il lavoro, realizzato da Smk Videofactory, ha visto la luce grazie a una campagna di autofinaziamento che ha coinvolto diverse realtà associative tra Brescia e Bologna.

TOMORROW’S LAND 
How we decided to tear down the invisible wall

Con cena di autofinanziamento per andare TUTTI a Roma il 15 ottobre! 

sabato 6 agosto 2011

A proposito del riconoscimento preventivo dello Stato palestinese

di Wasim Dahmash*

Queste brevi annotazioni riguardanti l’iniziativa della ANP (Autorità Nazionale Palestinese, alias OLP o Fatah) atta a chiedere all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il riconoscimento di uno Stato palestinese da istituire su una parte del territorio palestinese, costituivano un messaggio di posta elettronica il cui destinatario mi ha chiesto di rendere pubblico.

Rileggendo il messaggio ho ritenuto di lasciarlo nella sua forma originaria (punto 1), alla quale però aggiungo altre quattro veloci riflessioni (punti 2-5).

martedì 5 luglio 2011

Chiediamo alle autorità greche, obbedienti agli ordini di Israele, di lasciar partire le navi della Freedom Flotilla

Giornate di mobilitazioni in tutta Italia, da Cagliari, Palermo, fino a Torino a sostegno degli attivisti delle navi della Freedom Flotilla bloccati nei porti della Grecia. Israele, impaurito da una flotta di civili disarmati di tutto il mondo, ha dato ordine di non far partire le navi dirette a rompere l'assedio di Gaza e le autorità greche eseguono pedissequamente disprezzando la volontà e il diritto di esprimere solidarietà al popolo palestinese, imponendo il divieto di navigazione nelle acque del Mediterraneo, mare di migrazione, di speranza di libertà, ponte verso l'Africa e l'Oriente.

Anche a Bologna, il 4 luglio, c'è stato un presidio sotto il Consolato della Grecia, in via dell'Indipendenza, a cui hanno partecipato persone provenienti anche da Modena, Imola, Ferrara, Pesaro, Venezia, Padova e che è stato salutato da Ronnie Barkan, di Anarchici contro il Muro e Boycott from within, invitato a Bologna dal Coordinamento Campagna BDS per un incontro. Dalle 17,30 fino alle 20,00 circa è stata data voce alle richieste a Papandreu degli attivisti della "Stefano Chiarini", ormeggiata a Corfù, in cui sono imbarcati Vauro, Tano D'amico, Alberto, giornalisti italiani insieme ad attivisti e giornalisti di altre parti del mondo: LASCIATECI PARTIRE! I passanti sono stati informati della prepotenza del governo israeliano, che allunga i suoi tentacoli fino alle coste a noi vicine estendendovi l'assedio già imposto nelle acque della striscia di Gaza, e sono stati invitati, anche a ritmo rap, alla campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni).

Le numerose mobilitazioni, le tante email, fax, telefonate arrivate all'ambasciata e ai consolati greci, indicano che la società civile è al fianco del popolo palestinese a dispetto delle posizioni del nostro governo e del governo greco, miserabili esecutori piegati agli ordini del governo israeliano.

Chiediamo al Console greco a Bologna di portare alle autorità della Grecia la nostra richiesta di lasciar partire le navi della Flotilla e di liberare il capitano della "Audacity of Hope".

Invitiamo tutti a continuare a far pressione sul governo greco.

lunedì 4 luglio 2011

Mobilitazioni in tutta Italia a sostegno della Freedom Flotilla bloccata nei porti greci

Fate pressioni sul Governo greco
Campagna di boicottaggio alla Grecia
Striscioni e bandiere alle finestre


CAGLIARI 3 LUGLIO dalle 18,oo alle 21,oo in Piazza San Cosimo sit-in di solidarietà con la 2° Freedom Flotilla bloccata dal governo Greco ad Atene. L’Associazione Amicizia Sardegna Palestina
ROMA 4 LUGLIO presidio davanti all’Ambasciata greca in Via Mercadante

BOLOGNA 4 LUGLIO SIT - IN ORE 17,30 DAVANTI AL CONSOLATO GRECO IN VIA INDIPENDENZA 67

MILANO 4 LUGLIO ore 17:30 PRESIDIO davanti al consolato greco in Viale Beatrice d’Este, 1 che dà il via all'assedio permanente del consolato, che durerà fino a quando il governo greco non consentirà la partenza di tutte le navi della coalizione.
NAPOLI 4 LUGLIO ore 18 PRESIDIO in piazza del Gesù in sostegno della FF2
FIRENZE 4 LUGLIO PRESIDIO ore 17:00 davanti al Consolato di Grecia, in via Cavour 38.
PALERMO 4 LUGLIO PRESIDIO ore 17:00 - 20:30 PIAZZA GIUSEPPE VERDI
PARMA 4 LUGLIO PRESIDIO ore 18:00 - 21:00 Piazza GARIBALDI
BARI 4 LUGLIO PRESIDIO h 19 davanti al consolato greco in Via Giovanni Amendola, 172
TORINO 5 LUGLIO ore 18 presidio davanti alla prefettura in piazza Castello a Torino contro il governo italiano complice del blocco della Fredom Flotilla 2. Il governo greco, ricattabile e ricattato, ha obbedito agli ordini di Israele, UE, USA e ONU.ISM-Italia
BRINDISI 5 LUGLIO alle ore 18.00, Consolato Greco, Via Giovanni Tarantini 52 (nei pressi di piazza santa Teresa) PRESIDIO IN SOSTEGNO DELLA FREEDOM FLOTILLA

sabato 2 luglio 2011

Il Mediterraneo non è proprietà di Israele – comunicato stampa

https://www.facebook.com/event.php?eid=157771560961751

Freedom Flotilla Italia – Comunicato stampa 1 luglio 2011

La nave Statunitense “Audacity of Hope” ha deciso di tenere fede al proprio nome ed è salpata, per essere bloccata dopo un quarto d’ora di navigazione dalle autorità portuali greche che hanno intimato agli attivisti di tornare in porto ad Atene minacciando l’equipaggio ed i passeggeri con le armi. Stesso tentativo e stesso esito per la nave canadese Taharir. Intanto una nota del Ministero per la sicurezza interna greco mostra tutta la subalternità del governo di Papandreou alle politiche israeliane, dichiarando che la Grecia vieta alle barche della Freedom Flotilla 2 di salpare per Gaza. Nel mare greco, in queste ore, si sta giocando un vero e proprio braccio di ferro tra i sostenitori del diritto internazionale e quelli del diritto di Israele, diritti che come è dimostrato sin dalla nascita dello Stato di Israele non fanno che confliggere. Come ignora Gianni Letta che risponde alla sollecitazione della Freedom Flotilla Italia con un comunicato dove dice che non è in grado di garantire la sicurezza degli italiani diretti a Gaza “…trattandosi di iniziative in violazione della vigente normativa israeliana”. “Non immaginavamo che tutto il Mediterraneo fosse proprietà di Israele” hanno commentato dalla FF2 gli attivisti internazionali determinati a portare a termine la missione, non solo umanitaria, ma soprattutto politica di fare approdare le navi a Gaza. L’obiettivo è quello di rompere un assedio che si protrae da troppo tempo ai danni di una popolazione che subisce una punizione collettiva, laddove sono proprio il diritto internazionale, le convenzioni e i trattati, nati per salvaguardare le popolazioni oppresse, ad affermare che tutto questo oltre a essere inumano, è fuorilegge.

MOBILITIAMOCI PER FARE PRESSIONE SUL GOVERNO GRECO

Freedom Flotilla Italia indice un presidio davanti all’Ambasciata greca in Via Mercadante a Roma

Lunedì 4 luglio alle 17,00 e invita alla mobilitazione in tutta Italia

Invitiamo tutte e tutti a scrivere all’ambasciata di Grecia in Italia, all’indirizzo gremroma@tin.it, a telefonare al n. 06-8537551 e ad inviare fax al n. 06-8415927 .

Per adesioni: roma@freedomflotilla.it
Contatti: 333/5601759 – 338/1521278

venerdì 1 luglio 2011

PROSSIME MOBILITAZIONI PER FAR PRESSIONE SUL GOVERNO GRECO E IN SOLIDARIETA' CON LA FREEDOM FLOTILLA F

ROMA 1 LUGLIO ore 18,00 davanti all’ambasciata greca in Via Mercadante angolo V.le Gioacchino Rossini

TORINO 1 LUGLIO ore 11.30 presidio di fronte al consolato greco in CORSO GALILEO FERRARIS 65

MODENA 2 LUGLIO dalle ore 17,30 alle 19,30 sotto la ghirlandina

giovedì 30 giugno 2011

Roma,30 giugno CONFERENZA STAMPA FREEDOM FLOTILLA ITALIA

COMUNICATO STAMPA
Roma, 30/6/2010

Se l’anno scorso la freedom flotilla partiva accompagnata dalle parole dei genitori di Rachel Corrie, quest’anno ad accompagnare le navi in partenza per Gaza è la lettera dei familiari di Vittorio Arrigoni: l’augurio rivolto alla Flotilla è di arrivare sana e salva in porto per testimoniare al popolo di Gaza che la dichiarazione dei diritti universali dell’uomo vale anche in quella terra, dove troppo spesso “l’altro mondo” ha scelto di stare dalla parte dell’oppressore e non da quella dell’oppresso. Con i versi di Withman “O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio tremendo è finito…” Egidia Beretta, Ettore e Alessandra Arrigoni augurano buon vento, con Vittorio nel cuore, alla Flotilla Stay Human.

Accuse infondate di terrorismo, atti di sabotaggio a danno delle navi ferme nei porti greci, denunce pretestuose:

mercoledì 29 giugno 2011

FACCIAMOCI SENTIRE!

Molte navi della Freedom Flotilla 2, fra cui la “Stefano Chiarini”, sono all’ancora in alcuni porti della Grecia, pronte a partire. Le autorità greche frappongono continui ostacoli di carattere burocratico alla loro partenza, in conseguenza delle pesantissime pressioni esercitate dal governo di Israele.
Iniziamo a sollecitare le autorità della Grecia affinché non cedano alle pressioni israeliane e consentano la partenza delle navi, anche in considerazione del fatto che il prolungarsi della loro permanenza nei porti sta rendendo possibile il lavoro dei sabotatori: dopo una nave greca, è stata sabotata la nave irlandese, che ha riportato seri danni.

Invitiamo tutte e tutti a scrivere all’ambasciata di Grecia in Italia, all’indirizzo gremroma@tin.it , a telefonare al n. 06-8537551 e ad inviare fax al n. 06-8415927. 
Proponiamo un testo base per le mail ed i fax:

ISRAELE: L'UNICA DEMOCRAZIA IN MEDIO ORIENTE?

4 LUGLIO 2011
Bologna, Aula Primavera Via Filippo Re n. 6 a fianco alla Facoltà di Scienze della Formazione
ore 16,30

"E' dovere dei leaders israeliani spiegare alla pubblica opinione, chiaramente e con coraggio, un certo numero di fatti che verrebbero dimenticati nel tempo. Il primo di essi è che non esistono Sionismo, Colonizzazione né Stato Ebraico senza l'espulsione degli arabi e l'esproprio dalle loro terre". Ariel Sharon, Ministro degli Esteri Israeliano, 15 Novembre 1998

martedì 28 giugno 2011

Freedom Flotilla. Ormai ci siamo

Una folla di giornalisti e attivisti ad Atene ha partecipato alla conferenza stampa indetta per la partenza della seconda Freedom Flotilla per Gaza. Dichiarazione dello Stearing Committee: “Stiamo arrivando!”. A Gaza i palestinesi protestano all'Onu.


Nella Flotilla 2 saranno presenti circa 400 persone di 22 diverse nazioni, distribuite su 10 barche: due francesi, di cui una partita sabato; una spagnola; una statunitense; una canadese; una irlandese; una italo-olandese (e di altre nazionalità); due navi cargo - una della European Campaign to end the siege on Gaza, e l'altra svedese-norvegese-greca; una nave greca. I giornalisti a bordo saranno una trentina, di vari Stati. Per l'Italia, ci saranno inviati de La Repubblica, il Corriere della Sera, il Manifesto, del Secolo XIX, e il noto fotografo Tano D'Amico e Vauro,insieme a loro alcuni attivisti delle reti solidali con la Palestina.


L'USO DELLA FORZA NON PUÒ FERMARE LA RESISTENZA DELLA SOCIETÀ CIVILE

Esprimiamo solidarietà con la resistenza popolare “NO TAV” in Val di Susa che un assalto militare ha tentato di soffocare con una attacco a numerosi civili che si oppongono allo stupro del proprio territorio.

Lo scorso anno, con un assalto militare israeliano alla Freedom Flotilla, sono stati uccisi 9 attivisti imbarcati sulla Mavi Marmara diretta verso la Striscia di Gaza. L'assalto della marina israeliana non ha fermato la resistenza della società civile che quest'anno riparte in direzione Gaza più numerosa. Tra breve, infatti, sarà in mare la “Freedom Flotilla – Stay Human” con 10 navi che trasportano aiuti e centinaia di persone: politici, deputati, scrittori, rappresentanti di diverse fedi religiose, attivisti, giornalisti da tutte le parti del mondo. Tra le navi anche l'italiana “Stefano Chiarini”.

domenica 26 giugno 2011

Il messaggio di Alberto...DESTINAZIONE GAZA!

Finalmente ci siamo! Dopo lunghi mesi di attese e travagli di ogni tipo la FF2 partirà! 2 o 3 giorni al massimo e si salperà da un porto che ancora non so.

Con grande soddisfazione e parecchi timori ho appreso che a bordo ci sarò anch'io, non ci speravo e farò di tutto per non tradire le aspettative. Sono fierissimo di partecipare alla più grande flotta civile umanitaria della storia, insieme a persone unite da un unico grande ideale:
Restare umani!

Non saremo tantissimi su quella dozzina di imbarcazioni, ma dietro di noi sentiamo la spinta e lo sforzo fatto da milioni di persone nel mondo, quelle che hanno consentito il realizzarsi di quest'impresa, quelle che sanno ancora distinguere tra oppresso e oppressore, tra occupato ed occupante, i milioni di senza voce a cui cercheremo di dar voce.

I governi forse continueranno a proteggere la protervia israeliana, ma i popoli sanno da che parte stare. Qualunque cosa il governo israeliano deciderà di fare verso di noi, hanno già perso! Sanno benissimo che se ci fermeranno, altri ancora più numerosi ci proveranno, l'umanità non si arresta!

Chiedo a tutti coloro che mi sono vicini, a tutti gli amici delle cause degli oppressi di mobilitarsi in difesa della FF2 prima, durante e dopo la navigazione, nelle sedi e nei modi stabiliti dal comitato organizzatore della Flotilla:www.freedomflotilla.it
Siamo più che mai nelle vostre mani, consapevoli che la buona riuscita dell'operazione dipenda più da tutti voi piuttosto che da noi, imbarcati sulle fragili e vulnerabili barchette umanitarie.

Non lasciateci soli! Non lasciamo mai più soli i palestinesi!

Con la Palestina e Vittorio nel cuore

Video-lettera di Vauro all'ammiraglio israeliano Maron

Flotilla, Israele punirà i giornalisti a bordo

L’Ufficio Stampa Governativo ha comunicato oggi che i giornalisti che si imbarcheranno sulle navi del convoglio per Gaza non potranno entrare in Israele e nei Territori occupati palestinesi per dieci anni. Si prevedono sanzioni anche la reporter israeliana Amira Hass che viaggerà su una nave canadese.

La Freedom Flotilla sta per levare le ancore. Direzione Gaza

di Mila Pernice

Il conto alla rovescia è iniziato. Dopo più di un anno di preparazione, che ha coinvolto una coalizione di oltre 20 paesi, centinaia di attivisti provenienti da decine di nazioni sono pronti a partire con l’obiettivo di rompere l’infame assedio della Striscia di Gaza e di lanciare alla comunità internazionale un messaggio forte e chiaro: non siamo disposti ad unirci alla vostra omertosa complicità con le politiche israeliane.



La Freedom Flotilla si prepara a partire

di Sergio Cararo

“Partiremo la settimana prossima. Con l'obiettivo di arrivare a Gaza”. La Freedom Flotilla II, la flotta internazionale organizzata per rompere il blocco della Striscia di Gaza, è ormai pronta a salpare. Nonostante qualche ritardo nella preparazione e le minacce lanciate da Israele nei giorni scorsi. Da lunedi in funzione a Roma l'info point 24 ore su 24.



sabato 25 giugno 2011

"Freedom for Palestine"


Roma, 23 Giugno 2011 , Nena News – Da oltre un mese si parla di “Freedom for Palestine”, una canzone che dal suo lancio su Internet, come una tempesta ha generato polemiche (vedi il ritiro del video dalla loro pagina face book da parte del gruppo pop inglese Coldplay) ma anche un enorme successo, con oltre 250.000 persone che hanno visto il video nei primissimi giorni e personaggi internazionali che l’hanno sostenuta e promossa, tra cui l’arcivescovo Desmond Tutu, Roger Waters, Lowkey, Billy Bragg, Mark Thomas, Benjamin Zephaniah e Alice Walker.

“La Palestina è in crisi. Oggi i palestinesi si trovano ad affrontare quotidianamente gli abusi dei diritti umani e vivono in condizioni di povertà schiacciante nei campi profughi e sotto l’occupazione israeliana.” Così si legge sul sito che il gruppo di musicisti internazionali, dal nome OneWorld, ha creato ad hoc in risposta alle ingiustizie contro il popolo palestinese.
Nel video della canzone che sarà sul mercato a partire dal 3 luglio, si vedono immagini della barriera costruita in Cisgiordania da Israele, diverse immagini di palestinesi, intervallate dagli artisti che cantano in studio di registrazione.

Si tratta di un singolo accattivante che ha visto la partecipazione tra gli altri di Maxi Jazz e Dave Randall del gruppo Faithless, Jamie Catto di 1 Giant Leap, ma anche LSK, the Durban Gospel Choir, Andrea Britton, Harry Collier, Sudha Kheterpal, Andy Treacy, Attab Haddad, Joelle Barker and Tony Reed.

Secondo quanto riportato sul sito “Freedom for Palestine”, il progetto è supportato da gruppi di solidarietà con il popolo palestinese, tra cui Palestine Solidarity Campaign, Jews for Justice for Palestinians, A Just Peace for Palestine, Friends of Al Aqsa, e molti altri. .

Un passo ulteriore è quello degli ultimi giorni: una maratona media globale per promuovere “Freedom for Palestine” e fare in modo che più di un milione di persone vedano il video musicale e che la canzone entri nelle classifiche inglesi. A questo proposito anche la campagna “Stop the Wall” ha lanciato un appello, diffondendo un video in cui Omar Barghouthi, attivista palestinese per i diritti umani e Jamal Juma, coordinatore Stop the Wall, promuovono e sostengono la diffusione della canzone ( http://www.youtube.com/watch?v=bOKnzuVU0WE ). Nena News

lunedì 13 giugno 2011

NESSUNA COMPLICITA'!

I muri di Roma dicono: Netanyahu persona non gradita!
Migliaia di manifesti sono comparsi sui muri e nelle strade della capitale in occasione della visita a Roma del premier israeliano



I muri di Roma dicono: Netanyahu persona non gradita!
Migliaia di manifesti sono comparsi nella capitale in occasione della
visita a Roma del premier israeliano

"Il Presidente israeliano Netanyahu non è persona gradita in Italia.
Nessuna complicità con il terrorismo di Stato israeliano".

DARG TEAM Tour In Emilia Romagna

DARG TEAM
Da Arabian Revolutionary Guys

Militanti progressisti che a Gaza lottano per l'unità e la libertà del loro popolo.
Al primo tour italiano, presentano il loro repertorio interamente autoprodotto, tra cui "ONADEIKUM", scritta per l'attivista italiano Vittorio Arrigoni.

NO ALL'OCCUPAZIONE ISRAELIANA DELLA PALESTINA... E DI MILANO!

Per contestare la kermesse sionista e l'Apartheid che Israele impone alla popolazione Palestinese
Dal 12 al 23 giugno, Milano sarà occupata dalla kermesse “Israele che non ti aspetti”, un'operazione da 2,5 milioni di euro sulla tecnologia, la cultura, il turismo israeliani promossa dalle autorità di Tel Aviv in collaborazione con enti locali lombardi. Finalità della kermesse è rifare il trucco allo Stato sionista per legittimarlo e per propagandarlo a livello internazionale al fine di incentivare gli scambi scientifici, culturali e gli accordi economico-politici tra Tel Aviv e Milano, tra Israele lo stato occupante di Israele e l'Italia.

In questo make-up si nasconde, come sempre, la memoria della pulizia etnica che perdura tuttora: la violenta cacciata degli abitanti della Palestina nel 1948-49, l’espropriazione della loro terra, la soppressione dei loro diritti umani, civili e politici, la negazione del diritto dei profughi palestinesi al ritorno nella propria terra.

domenica 5 giugno 2011

Concerto per la Palestina

con il gruppo hip hop Darg Team

19 giugno Bologna dalle 16,00 Villa Serena, via della Barca n. 1




I GIOVANI E LA PALESTINA

l’organizzazione, la lotta, i sogni di una generazione che vuole liberarsi dal sionismo

16 GIUGNO Ore 21.00
Sala Benjamin - Via del Pratello,  53 - Bologna
Intervengono:
Bahaa Abu Eyad (Unione dei Giovani Progressisti Palestinesi)
Rajeh Zayed, Unione Democratica Arabo Palestinese (UDAP)
Shabab Lubnani (Unione della gioventù democratica libanese)

Collettivo Studenti Comunisti - BO
Comitato Palestina Bologna

www.red-net.it
http://comitatopalestinabologna.blogspot.com/

per info cscbologna@autistici.org

sabato 4 giugno 2011

Iniziativa a Bologna



martedì 7 giugno ore 18,00

Bologna, Circolo Arci La Grada- Via della Grada 10




UN VENTO NUOVO SOFFIA ANCHE IN PALESTINA: UNO SPIRAGLIO VERSO LA PACE?
Ricordando Vittorio Arrigoni e Juliano Mer-Khamis

Parleremo delle grandi trasformazioni in atto nei Paesi Arabi, del protagonismo delle nuove generazioni, dell’accordo di riconciliazione Fatah – Hamas e dell’Assemblea Generale ONU di Settembre con:

Luisa Morgantini (già Vice-presidente del Parlamento Europeo)
Fausto Gianelli (Giuristi Democratici)
Sami Hallac (Unione Democratica Arabo Palestinese)
Myriam Marino (Rete Ebrei contro l’occupazione)

coordina

Sandra Pareschi (CGIL ER Dipartimento Internazionale)

Anna Maria Selini introdurrà la proiezione delle interviste a Vittorio Arrigoni e Juliano Mer-Khamis da lei realizzate.

Al termine aperitivo palestinese

lunedì 30 maggio 2011

Contro la kermesse di Israele a Milano

FIRMA LA PETIZIONE

A: La Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Milano

Siamo dalla parte dei palestinesi.

A chi rifiuta la guerra, sempre e comunque. A chi non accetta che nel 2011 ancora sopravvivano regimi di apartheid. A chi pensa che ogni persona ed ogni popolo abbia il diritto di autodeterminarsi, senza dover sottostare alla volontà e ai permessi (cinicamente poi sempre negati) di un altro governo. A chi rifiuta ogni tipo di razzismo e discriminazione. A chi non può accettare che ancora vengano costruiti muri per separare, ghettizzare e umiliare altri esseri umani. A chi pensa che la terra sia di chi la abita, e che tutte/i abbiano il diritto di determinare e scegliere sui propri territori. A chi pensa che a nessuno possa essere negato il diritto di muoversi, di spostarsi ma anche, poi, di tornare a casa.
A tutte e tutti voi, chiediamo di aderire a questo appello, di condividerlo con altre/i.

sabato 28 maggio 2011

Firma la petizione al Presidente Napolitano per dimostrare il sostegno alla Freedom Flotilla II - Restiamo Umani

Chiediamo che le istituzioni italiane facciano pressione su Israele per assicurare che i passeggeri non siano attaccati violentemente e che la Freedom Flotilla II – Restiamo Umani, in partenza a fine giugno 2011 riesca ad arrivare a Gaza, in conformità con il diritto internazionale.

Firma la petizione al Presidente Napolitano per dimostrare il crescente sostegno pubblico per porre fine all’assedio di Gaza e in favore dei diritti dei Palestinesi.

martedì 17 maggio 2011

Il 14 maggio a Roma oltre 10.000 persone si sono imbarcate sulla Freedom Flotilla 2 – Stay Human

Benvenuti a bordo!

Il corteo nazionale del 14 maggio, con cui in migliaia a Roma hanno dimostrato tutto il sostegno alla Freedom Flotilla, ha ricordato la Nakba palestinese nel suo 63° anniversario, una faccia della storia che Israele vuole cancellare dai libri, dalle piazze, dalla memoria palestinese e da quella collettiva. Il massacro di oltre 20 palestinesi di domenica 15 maggio da parte delle forze di occupazione israeliane si inserisce in questo tentativo, unito alla negazione del diritto al ritorno sancito dalla risoluzione 194 dell’ONU, violata a partire dal 1948 insieme a oltre 70 altre risoluzioni di condanna delle politiche israeliane da parte del diritto internazionale.

lunedì 16 maggio 2011

THIS IS MY LAND...HEBRON

GAP - PARMA in collaborazione con SOLARES DELLE ARTI
presenta
THIS IS MY LAND...HEBRON
Un documentario di Giulia Amati e Stephen Natanson


sabato 14 maggio 2011

Nakba 1948 - 2011

A un mese dalla morte di Vittorio Arrigoni

Bologna, 15 maggio

Scusateci ....

Nei giorni scorsi, per un disguido tecnico, non abbiamo potuto accedere al blog per aggiornarlo.

OGGI SIAMO A ROMA PER MANIFESTARE ACCOMPAGNANDO IDEALMENTE LA FREEDOM  FLOTILLA - STAY HUMAN A SALPARE ALLA VOLTA DI GAZA ATTRAVERSANDO IL CALDO MEDITERRANEO


UN POPOLO, UNA RESISTENZA, UNO STATO
PALESTINA LIBERA


...intanto vi "regaliamo" il messaggio della Santanché a sostegno della Freedom Flotilla, trasmesso su rai due in prima serata  ...

venerdì 13 maggio 2011

Anche la Santanché a sostegno della Freedom Flotilla... a suo modo


Santanchè, Cassandra dei nostri tempi, aveva addirittura già visto la bandiera con la vignetta di Vauro prima ancora che lui la disegnasse.

"Figuraccia della disonorevole Santanchè ad Annozero.
Scambia una bandiera di Freedom Flotilla (un'associazione che si occupa di aiuti umanitari) per la bandiera di Hamas, col solo scopo di screditare Pisapia.
E quando le viene detto che ha commesso un errore, non ha neanche la dignità di scusarsi, piuttosto coglie l'occasione per accusare Vauro di avere "le mani sporche di sangue". Incredibile!"

martedì 10 maggio 2011

GAZA, STIAMO ARRIVANDO. CON VITTORIO NEL CUORE.

Sabato 14 maggio manifestazione nazionale a Roma
Ore 14.30 piazza della Repubblica, conclusione a Piazza Navona

A pochi giorni dalla manifestazione nazionale in sostegno della Freedom Flotilla Stay Human, per la fine dell’assedio di Gaza e dell’occupazione della Palestina, le adesioni e la partecipazione stanno andando aldilà di ogni nostra aspettativa. Decine di associazioni e comitati di solidarietà con il popolo palestinese, insieme ai partiti dell’opposizione al governo di destra, a comunità dei migranti, centri sociali, movimenti ambientalisti e contro la guerra: è il popolo che si ribella all’oppressione ed allo sfruttamento tanto nella Palestina occupata, quanto nel nostro Paese.

sabato 7 maggio 2011

Boycott Vendola & SEL

Le dichiarazioni del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola riportate nel comunicato stampa della Press Regione – Agenzia giornalistica e diffuse anche su un video disponibile su youtube, non possono essere sottovalutate e tantomeno ignorate da chi come noi si impegna da anni nel sostenere il maltrattato popolo palestinese e nel condannare l’occupazione e l’apartheid del governo sionista israeliano.

lunedì 2 maggio 2011

GAZA, STIAMO ARRIVANDO. CON VITTORIO NEL CUORE.



Con l’approssimarsi della manifestazione nazionale del 14 maggio, vogliamo rivolgere un appello a tutte le associazioni, le forze politiche e le personalità che hanno aderito al progetto della Freedom Flotilla per far cessare l’assedio di cui i Palestinesi della Striscia di Gaza sono vittime da anni.

domenica 1 maggio 2011

Arrestato Ahmed Qatamesh


IMPORTANTISSIMO!!!

Il Dr Ahmad Qatamesh (scrittore, attivista, e academico) è stato arrestato da Israele 21 Aprile. Qui sotto la lettera inviata da Omar Barghouthi. per favore, fate circolare e fate pressione per il suo immediato rilascio!

Il dott. Ahmed Qatamesh, eminente e rispettato scrittore palestinese, nonché docente universitario e difensore dei diritti umani.
Un ingente numero di unità israeliane lo ha arrestato nelle prime ore del mattino di giovedì 21 aprile, dopo aver  preso in ostaggio sua moglie Suha Barghouti e la loro figlia di 22 anni, assieme ad altre due donne della famiglia.

Nichi Vendola non si smentisce. La "primavera pugliese" vola via col vento del sionismo?

LE DICHIARAZIONI FILO-SIONISTE DI VENDOLA e le RISPOSTE DI MIRYAM MARINO (Rete ECO) e dei COMITATI DI SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO PALESTINESE

Israele e Palestina. Nichi Vendola la fa fuori dal vaso

Il “Presidente” della regione Puglia Vendola e l’assessore Godelli hanno incontrato l'Ambasciatore israeliano Gideon Meir. Collaborazione entusiastica e nessuna parola sul colonialismo contro i palestinesi. Dure critiche dai comitati per la Palestina.
L’agenzia giornalistica Press Regione riporta testualmente: “In questi anni abbiamo costruito occasioni importanti di riappropriazione delle radici di ebraismo che sono dentro la storia della Puglia”.

mercoledì 27 aprile 2011

Con la "Freedom Flotilla - Stay Human" per la fine dell'assedio di Gaza

Roma, 14 maggio - 14,30 Corteo da Piazza della Repubblica

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA CONTRO L’ASSEDIO DI GAZA E L’OCCUPAZIONE DELLA PALESTINA A FIANCO DEI POPOLI IN LOTTA PER LA LIBERTA’, LA DEMOCRAZIA, LA GIUSTIZIA SOCIALE E I DIRITTI UMANI

Capitano Utopia



Il Murales "Stay Human" disegnato in Piazza Scaravilli il 20 aprile a Bologna, è stato cancellato in tempi rapidi, la mattina successiva per "decoro".
http://www.zic.it/cancellato-il-murales-per-arrigoni-gesto-di-basso-livello/

lunedì 25 aprile 2011

...la tua voce in noi possa varcare il cielo



Il discorso letto da Caterina Donattini e Alessandra Capone ai funerali di Vittorio Arrigoni a nome delle associazioni e le reti di solidarietà con la Palestina

Da Il Profeta di Gibran Khalil Gibran: “Salì sulla collina oltre le mura della città e guardò verso il mare; e vide la sua nave risalire nella nebbia. Allora gli si aprirono le porte del cuore e la sua gioia volò lontano sopra il mare. Ma discendendo la collina una grande tristezza cadde su di lui e pesò nel suo cuore:

Ciao Vittorio! In migliaia a salutarlo a Bulciago




UNA "FAMIGLIA UMANA" PER VITTORIO

Oltre in mille a salutare Vittorio Arrigoni a Bulciago, dove si é svolto il funerale. "Grazie Vik", recita la moltitudine della “famiglia umana”, quella in cui Vittorio credeva. Collegamenti video anche da Ramallah e da Gaza. Assenti le istituzioni italiane.

Roma, 24 aprile 2011, Nena News
Un applauso lungo 10 minuti all’arrivo del feretro e una grande scritta: “Grazie Vik”. Sono partiti questa mattina all’alba da tutta Italia, i pullman organizzati in modo spontaneo da quanti hanno voluto essere a Bulciago, in provincia di Lecco, per dare l’ultimo saluto a Vittorio Arrigoni, l’attivista, pacifista e giornalista ucciso nella Striscia di Gaza la scorsa settimana. Per essere lì a ricordare un compagno, un amico, Vik-Utopia. Dopo giorni di manifestazioni, presidi, fiaccolate e sit-in che si sono svolti da Nord a Sud. Oltre in mille, molti assiepati nella palestra comunale troppo piccola per contenere tutti; , altri fuori, sul prato per seguire la cerimonia con gli altoparlanti.

25 aprile 2011

Bella Ciao I parte


Unadikum significa "vi stiamo chiamando". E' il titolo di una poesia dei compositori libanesi Fratelli Rahbani, musicata e divenuta poi l'inno della resistenza palestinese dopo la prima Intifada.

Unadikum ha chiuso ieri, 24 aprile, i funerali di Vik a Bulciago, unendosi all'inno alla resistenza italiano, cantato e suonato più volte durante la cerimonia civile, Bella Ciao.

sabato 23 aprile 2011

Il lungo viaggio di Vik verso casa



Ieri sera, 22 aprile 2011, Vik Utopia è arrivato dalla sua famiglia a Bulciago (Lecco) dove domani 24 aprile alle 16,30 si celebreranno i funerali.

Il viaggio di Vittorio verso casa è cominciato il 18 aprile, dopo le celebrazioni svolte a Gaza per salutarlo. La gente di Gaza lo ha accompagnato al valico di Rafah attraverso cui è arrivato in Egitto, al Cairo. Non ha attraversato Israele, Vittorio, come richiesto dalla famiglia, poiché Israele lo aveva imprigionato e torturato e definito come indesiderato allo stato di Israele.

venerdì 22 aprile 2011

A Vittorio Arrigoni

Non ti hanno conosciuto fiume straripante di gigli

Hanno ucciso tutti
Hanno ucciso tutti
hanno ucciso tutti i minareti
e le dolci campane
uccise le pianure e la spiaggia snella
ucciso l’amore e i destrieri tutti, hanno ucciso il nitrito.
Per te sia buono il mattino.
Non ti hanno conosciuto
non ti hanno conosciuto fiume straripante di gigli
e bellezza di un tralcio sulla porta del giorno
e delicato stillare di corda
e canto di fiumi, di fiori e di amore bello.
Per te sia buono il mattino.
Non hanno conosciuto un paese che vola su ala di farfalla
e il richiamo di una coppia di uccelli all’alba lontana
e una bambina triste
per un sogno semplice e buono
che un caccia ha scaraventato nella terra dell’impossibile.
Per te sia buono il mattino.
No, loro non hanno amato la terra che tu hai amato
intontiti da alberi e ruscelli sopra gli alberi
non hanno visto i fiori sopravvissuti al bombardamento
che gioiosi traboccano e svettano come palme.
Non hanno conosciuto Gerusalemme … la Galilea
nei loro cuori non c’è appuntamento con un’onda e una poesia
con i soli di dio nell’uva di Hebron,
non sono innamorati degli alberi con cui tu hai parlato
non hanno conosciuto la luna che tu hai abbracciato
non hanno custodito la speranza che tu hai accarezzato
la loro notte non si espone al sole
alla nobile gioia.
Che cosa diremo a questo sole che attraversa i nostri nomi?
Che cosa diremo al nostro mare?
Che cosa diremo a noi stessi? Ai nostri piccoli?
Alla nostra lunga dura notte?
Dormi! Tutta questa morte basta
a farli morire tutti di vergogna e di sconcezza.
Dormi bel bambino.
Ibrahim Nasrallah
dalla pagina facebook di Vittorio Arrigoni del 21 aprile 2011

Foto tratta dalla pagina facebook di Vittorio Arrigoni del 21 aprile 2011

Vauro per Vittorio

"Le persone di guerra.... sono gli assassini di Vittorio"

Le parole di Vauro per Vittorio Arrigoni al Festival Internazionale del Giornalismo - Perugia 2011

Segnalato sulla pagina facebook di Vittorio Arrigoni il 22 aprile 2011

giovedì 21 aprile 2011

Gaza: bocca chiusa per chi poteva parlare


Tragico epilogo martedì nel campo profughi di Nusseirat, nella Striscia, dopo la caccia ai ricercati, sospettati di aver rapito e ucciso Vittorio Arrigoni. Il principale indiziato, il Giordano, si sarebbe suicidato.

Gaza City, 20 aprile 2011
A dare la notizia è stato il Ministero degli Interni di Hamas: due degli uomini sospettati per aver rapito e ucciso il volontario e attivista Vittorio Arigoni, sono morti martedì pomeriggio a Gaza, dopo essersi asserragliati in un’abitazione nella Striscia di Gaza, nel campo profughi di Nusseirat (campo dove vivono circa 60.000 profughi palestinesi del 1948). Il principale indiziato, Abdul- Rahman Al- Breizat, il Giordano, si sarebbe suicidato (alcune fonti e agenzie riportano che si sarebbe sparato) dopo aver lanciato una granata contro i suoi compagni. A seguito dell e ferite riportate, sarebbe morto anche un secondo uomo, Bilal-Al Umari.

martedì 19 aprile 2011

A WINNER

UN VINCITORE È UN SOGNATORE CHE NON HA MAI SMESSO DI SOGNARE.
Nelson Mandela


I funerali di Vittorio si terranno Domenica 24, alle ore 15.00 a Bulciago (Lecco)

UN FIORE E UNA KEFIAH PER VIK
Arriverà all’aeroporto di Fiumicino mercoledì 20 aprile, intorno alle 19,30, la salma di Vittorio Arrigoni.
Vittorio ha lasciato Gaza, per l’ultima volta, passando attraverso il valico di Rafah e non attraverso Israele, come chiesto dalla mamma e come avrebbe voluto Vik stesso.

Prepariamoci ad accogliere Vittorio Arrigoni con il dovuto affetto verso un pacifista che ha dedicato la sua vita ai diritti del popolo palestinese con l’impegno a rilanciare un imperativo che non dimenticheremo: Restiamo Umani!

APPUNTAMENTO ALLE 19 ALL'AEROPORTO DI FIUMICINO -TERMINAL CARGO CITY

Il Forum Palestina

Il viaggio di Vittorio


Gaza City, 19 aprile 2011, Nena News
Oggi la camera ardente al Cairo e in serata una fiaccolata davanti all’ambasciata italiana nella capitale egiziana. Domani il feretro dell’attivista e volontario ucciso venerdì, arriverà in Italia. Intanto nella “sua” Gaza, si prepara a salpare “Oliva”, una barca con equipaggio internazionale per monitorare le violazioni ad opera della marina israeliana nelle acque palestinesi.

Hanno pianto ieri i giovani di Gaza, tantissimi giovani, uomini e donne, molti di quei giovani dei movimenti “End the Division”, il gruppo animatore delle manifestazioni organizzate il 15 marzo scorso, sia in Cisgiordania che a Gaza, per mettere fine alle divisioni tra Hamas e Fatah.

Vittorio non è mai stato così vivo come ora

Il messaggio della madre di Vittorio, affidato a tutti noi, perché si possa restare umani. Non abbassando mai la testa, senza mai arrendersi alla menzogna.

Bisogna morire per diventare un eroe, per avere la prima pagina dei giornali, per avere le tv fuori di casa, bisogna morire per restare umani? Mi torna alla mente il Vittorio del Natale 2005, imprigionato nel carcere dell’aeroporto Ben Gurion, le cicatrici dei manettoni che gli hanno segato i polsi, i contatti negati con il consolato, il processo farsa.

di Egidia Beretta Arrigoni


*****

Vittorio: l'addio solenne di Gaza

Stamani l'ultimo saluto di tutta Gaza all'attivista e giornalista che ha dedicato gli ultimi anni della sua vita al sostegno dei diritti del popolo palestinese. La testimonianza di una cooperante italiana che ha seguito la cerimonia dell'ultimo saluto a Vittorio. Un modo per raccogliere il testimone di Vittorio esiste: «Togliere l’embargo di Israele dalla Striscia di Gaza»

Gaza, 18 aprile 2011, Nena News
L’addio solenne di Gaza e della sua gente al volontario, attivista e giornalista Vittorio Arrigoni, assassinato la scorsa settimana, avverra’ questa mattina a Gaza. Alle 11 ora italiana il convoglio funebre ha lasciato l’ospedale di Al Shifa, proseguendo per il valico di Rafah, fra Gaza e l’Egitto dove si svolgera’ una cerimonia di saluto. Saranno pronunciati due elogi funebri: uno in arabo e un altro in italiano. Questo secondo testo sarà letto dal ministro del governo di Hamas, Ossama al-Issawi, che parla fluentemente l’italiano.

Vittorio: tutta Gaza contro gli assassini

«Grazie di aver portato Vittorio in questo mondo. Mamma, per favore perdonaci per non essere stati capaci di proteggere Vittorio!», ha scritto un ragazzo palestinese rivolgendosi alla madre dell’attivista ucciso.

di Silvia Todeschini*

Gaza, 17 aprile 2011, Nena News
Vittorio ormai considerava Gaza come la sua casa. Aveva in programma di andarsene il mese scorso, e poi imbarcarsi nella Freedom Flotilla, ma non se la sentiva di abbandonare il posto a causa delle recenti aggressioni delle forze d’occupazione israeliane: in meno di un mese sono stati ammazzati più di 40 palestinesi, tra cui due donne mentre preparavano il pane e bambini che giocavano a calcio.

domenica 17 aprile 2011

La morte di un eroe del nostro tempo

di Giulietto Chiesa

dalla pagina facebook di Vittorio Arrigoni

Vedi anche: Fa più male un poeta delle bombe?

Vittorio: individuati gli assassini?

Redazione Contropiano

E' una notizia, ma non sappiamo quanto attendibile. Gli esecutori materiali dell'omicidio di Vittorio sarebbero stati catturati.

In precedenza, il governo di Hamas aveva annunciato l'arresto di due salafiti coinvolti nel rapimento, senza specificarne il ruolo. Secondo quanto riferito dall'Interno, sarebbero in tutto quattro gli estremisti arrestati per il sequestro e l'assassinio di Vittorio.

Diventiamo Freedom Flotilla Stay Humans

di Germano Monti*

L'assassinio di Vittorio Arrigoni, del nostro compagno amico e fratello Vittorio Arrigoni, è un crimine contro l'umanità. L'umanità che Vittorio ammoniva di non dimenticare mai, nemmeno di fronte alla più cupa disperazione, perché restare umani significa non smarrire il senso stesso ed il significato profondo dell'esistenza di ognuno di noi.

sabato 16 aprile 2011

I timori di Vik utopia

di Michele Giorgio

Le minacce dei siti dell'estrema destra israeliana, un documento contro Hamas e Fatah sottoscritto da Vittorio, gruppi salafiti finanziati da un ex ambasciatore saudita con legami con la Cia. Tutte le piste di un assassinio che ci lascia attoniti e con ancora molti punti oscuri da chiarire

Vittorio si concedeva pochi svaghi. Un po' di esercizio fisico in palestra e, a sera, una shisha, il narghilè, se possibile sulla spiaggia di Gaza city, in compagnia di un paio dei tantissimi amici che aveva nella Striscia.

Presidio a Modena



sabato 16 aprile a Modena in piazza Grande alle ore 16.00

Restiamo umani


Manifestazioni in Italia e in Palestina per Vittorio Arrigoni - da Contropiano

ALCUNI ARTICOLI SELEZIONATI DA CONTROPIANO

Video su Rainews24: Vittorio Arrigoni racconta Gaza
L'intervista al pacifista italiano ucciso a Gaza. Vittorio racconta alle telecamere, così come nel suo libro 'Restiamo umani', la strage silenziosa di Gaza. Una striscia di terra in eterno conflitto.

Gaza, il primo giorno senza Vittorio - da Peace Reporter

Vittorio Arrigoni, Umano - da Il Fatto Quotidiano

...intanto dalle pagine di alcuni quotidiani si comincia a gettar fango sull'attività di Vittorio Arrigoni. Le parole della colona israeliana Nirestein e del filo-sionista Battista non ci sorprendono, ce le aspettavamo così, esattamente così, come nei soliti copioni già scritti per gettar discredito a chi si permette di criticare la politica disumana e disumanizzante dello stato israeliano.

Stiamo allerta e non spegniamo le luci su Vittorio e sulle verità che ci ha raccontato da Gaza e RESTIAMO UMANI!!!

presidio Bologna x Vic 15 aprile





Diverse centinaia di persone ieri pomeriggio in Piazza Nettuno al presidio indetto dal Coordinamento Campagna BDS di Bologna per ricordare Vittorio Arrigoni e per esprimere cordoglio, e dar voce al dolore e alla rabbia per questo assurdo assassinio.

La uccisione di Vittorio Arrigoni segue la ritrattazione da parte di Goldstone del rapporto che aveva contribuito a stendere sul massacro fatto dagli israeliani a Gaza durante Piombo Fuso, segue la assurda uccisione del regista Juliano Mer Khamis e l'intensificazione dei bombardamenti su Gaza da parte di Israele, precede la prtenza della Freedom Flottilla2. Si tratta solo di combinazioni, forse. O sono piuttosto dei messaggi finalizzati ad intimarci di stare alla larga dalla Palestina?

Ciò che è certo è che Vittorio Arrigoni lascia un vuoto molto grande in Palestina, a Gaza in particolare, e a livello internazionale nelle campagne di solidarietà alla resistenza con il popolo palestinese contro la disumanizzazione pepretrata da Israele. Vittorio lascia un vuoto anche per noi che avidamente cercavamo le sue parole, la sua voce, i suoi video che ci aggiornavano quasi quotidianamente, senza filtri, sulla situazione di Gaza dal suo blog e dalla sua pagina facebook.

Chi ha ucciso Vittorio Arrigoni? E perchè? Alcuni dubbi su uno strano sequestro e un tragico assassinio

di Marco Santopadre, Radio Città Aperta

Il complottismo a tutti i costi spesso porta fuori strada nell’analisi di vicende oscure e ambigue, come è quella di Vittorio Arrigoni. Ma non può essere considerata seria e credibile l’analisi di un evento che non tenga razionalmente conto della ‘fabbrica del falso’ all’opera costantemente per renderne più difficile la lettura.

Soprattutto se ha a che fare con un teatro - quello palestinese e medio orientale più in generale - dove in azione non ci sono solo attori riconoscibili e facilmente individuabili, ma anche gruppi, sigle e attori che rendono il quadro più torbido e spesso sono l’espressione di interessi e apparati che agiscono per conto terzi. A volte senza neanche esserne al corrente...

Per Vittorio...

...ho offerto a tutti il mio stile, ho viaggiato con passo fiducioso e mentre il mio piacere è ancora pieno, sussurro addio!...Annunzio il sorgere di gente schietta, annunzio il trionfo della giustizia, annunzio uguaglianza libertà senza compromessi...
da Foglie d'Erba di Walt Whitman

ADDIO VITTORIO, RESTIAMO UMANI

Raduni, presidi, veglie, nei Territori Palestinesi sotto occupazione come in Italia. A Gaza City in centinaia, per ricordare e piangere Vittorio Arrigoni.

Nena News


Cosa c’è dietro l'uccisione di Vittorio Arrigoni a Gaza

La competizione tra i network della Jihad

di Sergio Cararo
Il rapimento e l'uccisione di Vittorio Arrigoni per mano di un gruppo islamico di ispirazione salafita, segnala l’aspra competizione in corso tra i network dell’islam politico, una competizione accentuata dalle rivolte, dagli sconvolgimenti e dalle alleanze spurie e inedite in corso nel Medio Oriente.

A Gaza questa competizione tra Hamas e i gruppi islamici salafiti, già in diverse occasioni è sfociata in scontri sanguinosi.

Vittorio, il nostro "Che" mite

di Dante Barontini

C'è bisogno di persone come Vittorio per credere che questo mondo possa essere cambiato.

C'è bisogno di persone come Vittorio per provare a cambiarlo davvero.
C'è bisogno della sua capacità di stare davanti all'orrore, piangere senza chiudere gli occhi e provare a raccontarlo a chi non lo vedrà mai. Almeno finché non se lo troverà davanti, improvviso.

venerdì 15 aprile 2011

Vivere a Gaza, a difesa dei diritti dei palestinesi

L'aricolo di Michele, prima che si sapesse dell'uccisione di Vittorio.

di Michele Giorgio
Qualche settimana fa Vittorio Arrigoni mi ha salutato con tono preoccupato, ma non per la sua presenza a Gaza bensì per la salute del padre, operato di recente e in precario stato di salute.
Ai genitori Vittorio è molto legato, non solo dall'affetto di figlio ma anche dalla condivisione di ideali politici. Una famiglia impegnata a sinistra, da sempre, che lo ha appoggiato in tutte le sue scelte. «Da casa mi arrivano notizie preoccupanti, per qualche settimana me ne andrò in Italia, ho voglia di rivedere mio padre», diceva. Da Gaza invece non è più partito, forse confortato da qualche aggiornamento giunto dall'Italia.

per Vittorio continuiamo a resistere

MESSAGGI PER VITTORIO


Vittorio, quanto ci viene difficile scrivere queste parole! In questa giornata infinita, di notizia in notizia fino all’ultima, la più atroce, le lacrime si prendono tutto lo spazio, e non ci resta dentro molto altro da dire se non banalità a mezza voce… che è un peccato, che non si può morire così, e che non c'è giustizia su questa terra… Non ci è mai capitato di salutare un compagno che avevamo conosciuto così bene, che leggevamo ogni giorno, con cui si scriveva in continuazione, un compagno che ci aveva sempre risposto: “ci sono!” quando lo chiamavamo per sentire una voce da Gaza… Come si fa a salutare un fratello maggiore che non c’è più?

La Freedom Flotilla rinomina il viaggio in onore di Vittorio Arrigoni

Il prossimo viaggio della Freedom Flottilla 2, di fine maggio, rinominato:
FREEDOM FLOTTILLA - STAY HUMAN

Che l'assassinio di Vittorio non sia inutile

L'appello dei cooperanti italiani a Gaza: all'opinione pubblica, perché non si abbandoni alla banale equazione tra palestinesi, terroristi, islàm e fondamentalismi. Ma anche un appello alla comunità internazionale oggi più che mai, perché la popolazione di Gaza non venga lasciata sola.

PER RICORDARE VITTORIO ARRIGONI RESTIAMO UMANI, A FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE

Il comunicato del Coordinamento BDS Bologna

Vittorio Arrigoni, l’attivista dell’International Solidarity Movement rapito a Gaza da un presunto gruppo estremista salafita, è stato ucciso. Il suo corpo senza vita è stato trovato la scorsa notte a Gaza City da agenti della polizia di Hamas, che avevano effettuato un blitz in un appartamento.

Finisce con una morte assurda, l’esistenza di un giovane volontario, giornalista e scrittore italiano che aveva dedicato gli ultimi anni alla causa del popolo palestinese, in particolare quello di Gaza, sotto assedio israeliano.

Vittorio è stato ucciso per dare un segnale: “State alla larga da Gaza e dalla Palestina”

di Forum Palestina

Le cause e la dinamica del sequestro e dell’uccisione di Vittorio Arrigoni, attivista e corrispondente del movimento internazionale di solidarietà con la Palestina da Gaza, sono in corso di ricostruzione. Alcune informazioni e alcune valutazioni possono però essere indicate sin da ora.

Bologna presidio x ricordare vittorio

Per ricordare Vittorio e per protestare contro la sua uccisione ci troviamo
per un PRESIDIO OGGI VENERDÌ 15 APRILE ALLE ORE 17:30 IN PIAZZA NETTUNO

RESTIAMO UNMANI

Coordinamento Campagna BDS Bologna

Per l'immediato rilascio di Vittorio Arrigoni

International Solidarity Movement
Free Gaza Movement

For immediate release

[14 aprile 2001] Oggi, il nostro amico e compagno, Vittorio Arrigoni, giornalista e difensore dei diritti umani di attivo nella Striscia di Gaza, è stato rapito dai salafiti, un gruppo molto piccolo ed estremista operante a Gaza.

giovedì 14 aprile 2011

LIBERATE SUBITO VITTORIO ARRIGONI!

Vittorio Arrigoni è stato sequestrato nella Striscia di Gaza. Vittorio è un amico del popolo palestinese, rischia quotidianamente la sua vita per essere vicino alle sofferenze degli uomini e delle donne di Gaza assediata. Vittorio è un amico della Freedom Flotilla, che fra poche settimane partirà per portare solidarietà e aiuti umanitari nella Striscia di Gaza assediata. Gli amici del popolo palestinese, gli amici di Gaza assediata vogliono VITTORIO LIBERO SUBITO!


A Roma appuntamento alle 16.00 al Colosseo

A Milano appuntamento alle 16.00 a Piazza del Duomo


Freedom Flotilla Italia – Forum Palestina - Comunità Palestinese di Roma e del Lazio - Associazione Palestinesi in Italia – Unione Sindacale di Base – Unione Democratica Arabo Palestinese – Comitato con la Palestina nel Cuore – Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila - Comitato Palestina Bologna - Comitato di Solidarietà con il Popolo Palestinese di Torino

Gaza: rapito Vittorio Arrigoni, forse da salafiti anti Hamas

Vittorio Arrigoni, è stato rapito oggi a Gaza da un gruppo islamico salafita che, in un filmato su You Tube, minaccia di ucciderlo se entro 30 ore, a partire dalle ore 11 locali di stamane (le 10 in Italia), il governo di Hamas non libererà detenuti salafiti.

Liberate Vittorio Arrigoni

Il sequestro di Vittorio Arrigoni da parte di un gruppo armato a Gaza, è una indegnità inaccettabile contro un attivista che da anni vive sotto assedio insieme ai palestinesi di Gaza e svolge un lavoro insostituibile di denuncia e controinformazione.Colpendo Vittorio si colpisce la solidarietà e la condivisione di tante attiviste e attivisti italiani con la lotta del popolo palestinese. Una azione di questo tipo è una aperta provocazione da parte di chi intende danneggiare questo legame. In Medio Oriente è ormai in corso una guerra sporca tra i vari network che contribuiscono a tenere in ostaggio la questione palestinese proprio mentre Israele dimostra di temere la fine dell'isolamento dei palestinesi.I responsabili di questo atto hanno una sola possibilità da prendere in considerazione: liberare e subito Vittorio!
Il Forum Palestina

L'appello dell'associazione Zaatar

GAZA: RAPITO VITTORIO ARRIGONI

Rapito a Gaza City oggi, il volontario attivista da anni nella Striscia del gruppo di solidarietà e interposizione dell’International Solidarity Movement. I responsabili sarebbero uomini di un presunto gruppo salafita.

domenica 10 aprile 2011

Gaza: sale a 17 bilancio dei palestinesi uccisi

17 morti, tra i quali diversi civili, e decine di feriti palestinesi nei raid aerei e nei cannoneggiamenti su Gaza. All'orizzonte resta una nuova ampia offensiva militare israeliana

L'escalation di Israele su Gaza: il resoconto di Vittorio Arrigoni

L’escalation tanto invocata da Israele ha trovato la sua massima espressione nelle ultime 24 ore.

Nonostante da fine dicembre, poi nel corso del mese di gennaio e l’ultima volta prima di ieri il 26 marzo, tutte le fazioni politiche della Striscia di Gaza congiunte abbiano ripetutamente proposto una tregua ad Israele, la richiesta di cessate il fuoco è sempre rimasta lettera morta.

Ripercorriamo i fatti delle ultime settimane:

Bombardamenti israeliani sul Sudan

Non pago dei bombardamenti quotidiani a Gaza, Israele martedì ha bombardato anche il Sudan.

Nell'auto centrata da un missile sparato da un elicottero israeliano a Port Sudan, sono morti Abdel Latif al-Ashqar, dirigente di spicco di Hamas e un suo fedele collaboratore.

Non è il primo raid aereo israeliano contro il Sudan in questi ultimi anni. Nel gennaio 2009 un convoglio composto da 17 automezzi fu attaccato da cacciabombardieri nei pressi della frontiera con l’Egitto. I morti furono 119, tra di essi molti civili.

Ora immaginate per un secondo che succederebbe se un elicottero sudanese bombardasse Tel Aviv per uccidere un presunto terrorista...

Stay Human

Vik da Gaza city

mercoledì 6 aprile 2011

La vergognosa inversione ad U di Goldstone

Ilan Pappe*, The Electronic Intifada, 4 aprile 2011
"Se avessi saputo allora quello che so adesso, il rapporto Goldstone sarebbe stato un documento diverso". Così si apre il tanto discusso articolo del giudice Richard Goldstone in The Washington Post. Ho la netta sensazione che l'editore potrebbe avere manomesso il testo e che nella frase originale si sarebbe dovuto leggere qualcosa tipo: "Se avessi saputo allora che la relazione mi avrebbe trasformato in un Ebreo che odia se stesso agli occhi della mia amata Israele e della mia comunità ebraica in Sud Africa, il rapporto Goldstone non sarebbe mai stato scritto". E se questa non era la frase originale, è certamente il sottotesto dell' articolo di Goldstone.

lunedì 4 aprile 2011

Ucciso il figlio di Arna

Jenin: assassinato Juliano Mer Khamis

Freddato dai colpi di 5 uomini armati l'attore israeliano e direttore del Freedom Theatre, una scuola di teatro per ragazzi palestinesi, nel campo profughi di Jenin.

Jenin, 04 Aprile 2011 - Nena News

L’attore e attivista israeliano Juliano Mer Khamis, direttore della scuola di teatro Freedom Theatre a Jenin, è stato ucciso oggi da 5 uomini armati che l’hanno atteso all’ingresso del campo profughi e lo hanno freddato con diversi colpi di arma da fuoco. Juliano era figlio di Arna, ebrea israeliana, iniziatrice e fondatrice di una scuola di teatro nel campo profughi palestinese di Jenin e di un palestinese di Haifa Saliba Hamis.

Nel 2003 aveva prodotto e diretto il suo primo documentario, “Arna's children", sul lavoro di sua madre volto a creare laboratori di teatro per bambini palestinesi nel campo profughi, durante gli anni ’80. Nel 2006, Juliano, aveva aperto una scuola di tetaro per ragazzi e adulti, nel campo profughi di Jenin, chiamato il “Freedom Theatre”.

Quando i 5 uomini armati l’hanno atteso oggi alle porte del campo profughi, era in auto con la tata che si prende cura del figlio, che è rimasta ferita. Il governatore di Jenin ha immediatamente condannato l’accaduto e provveduto a far arrivare il corpo di Juliano alle autorità israeliane, presso il checkpoint più vicino. Nena News


Juliano Mer-Kamis: l'arte come Resistenza

Fare teatro a Jenin e' la mia personale vendetta contro la politica israeliana, la gente, il governo, il paese. Ero molto arrabbiato e frustrato. La mia vendetta e' stata ricostruire ciò che loro avevano distrutto", dichiaro' nel 2009 il regista assassinato ieri.
Leggi tutto su Nena News del 5 aprile 2011



Caro Juliano 

di Miryam Marino (leggi sul blog di Miryam)

Alcune necessarie precisazioni

Malcostume, bassezze e cattivi consiglieri

Lettera aperta del Forum Palestina
Avevamo sperato che la recente lettera aperta “Concorrenza sleale”, prodotta dalla Freedom Flotilla Italia, fosse stata sufficiente a mettere fine ad una serie di bassezze messe in circolazione negli ultimi mesi prima contro il progetto della Freedom Flotilla 2 e poi contro il Forum Palestina stesso.

Purtroppo eravamo stati ottimisti e avevamo ritenuto che il buonsenso prevalesse sul malcostume. Così non è andata e quindi ci vediamo costretti a mettere nero su bianco alcune questioni.

Colombia, i segreti di Pulcinella

Wikileaks conferma quanto le organizzazioni in difesa dei diritti umani vanno denunciando da sempre: i legami pericolosi tra Santos e Israele e fra Uribe e i paramilitari.

di Stella Spinelli
da PeaceReporter del 28 marzo 2011
Un cablogramma datato novembre 2008 e inviato dall'allora ambasciatore Usa in Colombia, William Brownfield, è stato pubblicato di recente da Wikileaks in quanto svela un legame tanto stretto quanto allarmante fra l'esercito di Bogotà e Israele. Il tutto coordinato da quello che al tempo era il ministro della Difesa e che oggi altro non è che il presidente della Repubblica, Juan Manuel Santos. Emersi anche legami fra governo e paramilitarismo.

domenica 3 aprile 2011

Incredibile!! Israele chiede l’intervento ONU contro la Freedom Flotilla

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu si è rivolto al Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon affinché - ad un anno dall’assalto israeliano alla nave turca Marmara sfociato nella uccisione di nove attivisti da parte di militari di Tel Aviv - si adoperi per bloccare una nuova Freedom Flotilla che a maggio si dirigerà a Gaza.

Vi auguro un Egitto!

Vi auguro un Egitto, di modo che possiate decolonizzare la vostra mente, perché solo allora riuscirete a visualizzare la vera libertà, la vera giustizia, la vera uguaglianza, e la vera dignità.

Lettera aperta all'Occidente di Omar Barghouti*

Roma, 01 aprile 2011, Nena News
Vi auguro empowerment per resistere; per lottare per la giustizia sociale ed economica; per conquistare la vostra vera libertà e uguali diritti.

Cena a sostegno della Freedom Flottilla 2

VENERDI' 8 APRILE- CIRCOLO ARCI ZERBINI - PARMA

Cena palestinese - Musica e proiezioni - Materiale informativo


prenotazione obbligatoria: 3294061852 - gap.parma@gmail.com

Tutto il ricavato sarà destinato all'allestimento della Freedom Flotilla, la cui partenza è prevista per la metà di maggio


GAP - Gruppo d'Azione per la Palestina - PARMA

venerdì 1 aprile 2011

Gli appetiti intorno alla Siria

Accanto alla battaglia per la democrazia, nel mondo arabo si sta giocando una partita fra le potenze capitaliste occidentali per il controllo di quei Paesi, in contrapposizione alla crescente egemonia cinese sul mondo.

giovedì 31 marzo 2011

Romanzo sulla verità di Sabra e Chatila: Sabra Zoo


di Matthew Cassel, The Electronic Intifada, 17 settembre 2010

L'invasione israeliana del Libano e la successiva occupazione, lunga 22 anni, sono state al centro di tre film israeliani acclamati negli ultimi anni: Lebanon, Valzer con Bashir e Beaufort che raccontano la storia di questo periodo dal punto di vista degli occupanti.

Tutti i giovani in servizio nell'esercito israeliano, i protagonisti dei film, si interrogano sul loro ruolo in Libano. Tuttavia, questo punto di vista narrativo conduce lo spettatore a entrare in sintonia con l'occupante e quindi questi film fanno poco altro che rafforzare una falsificazione semplicistica della storia di Israele come un Paese sempre in conflitto, quando necessario, impegnato in battaglie di auto-difesa. Questo è il racconto che continua a dominare i media occidentali.

domenica 20 marzo 2011

Nessuna complicità con l’intervento militare contro la Libia


Con i bombardamenti occidentali in Libia diventa chiaro che la posta in gioco in Libia non sono affatto i diritti del popolo libico quanto gli abbondanti giacimenti e rifornimenti di petrolio e di gas. Un obiettivo questo ritenuto strategico di fronte all’acutizzazione della crisi economica internazionale e dalla inevitabile escalation dei prezzi energetici nei prossimi giorni.

lunedì 14 marzo 2011

FERMIAMO L’AZIENDA ITALIANA PIZZAROTTI!

Presidio il 16 Marzo alle ore 17,30
Parma - via M.A. Adorni n. 1 (Zona Stadio Tardini)

L’azienda italiana Pizzarotti è coinvolta nella costruzione del treno superveloce che collegherà Gerusalemme a Tel Aviv passando illegalmente attraverso una porzione importante dei territori palestinesi da decenni sotto occupazione israeliana. Il tracciato della ferrovia infatti attraverserà il confine ufficiale dello Stato di Israele (la così detta Linea verde), invadendo la Cisgiordania occupata, sfruttando i territori palestinesi, per la costruzione di un’infrastruttura il cui uso sarà riservato soltanto agli israeliani, secondo quel modello di apartheid che Israele pratica ogni giorno sulla pelle dei palestinesi.
La Pizzarotti si giustifica asserendo che l’intervento assegnato all’azienda non riguarderà i Territori Occupati e non avrà nessun impatto ambientale.

mercoledì 9 marzo 2011

"We don't need no thought control"

Roger Waters: Il mio percorso verso il BDS


Articolo originale in inglese su Alternative Information Center (AIC) - 25 febbraio 2011



8 marzo. Palestina: Libertà per le prigioniere politiche


Appello della ONG palestinese Addameer: 36 donne rimangono ancora rinchiuse nelle carceri e nei centri di detenzione israeliani, vittime di abusi fisici, verbali e psicologici. Alcune di loro usate in modo strumentale per arrestare mariti, figli, fratelli.

Ramallah, 08 Marzo 2011, Nena News

Secondo i dati diffusi da Addameer, la ONG palestinese nata nel 1992 a sostegno delle migliaia di detenuti palestinesi, circa 10.000 donne palestinesi sono state arrestate e detenute dal 1967 ad oggi, sottoposte ad ordini militari, applicati da Israele ai palestinesi che vivono nella Cisgiordania occupata.

lunedì 7 marzo 2011

Palestina, fischio d'inizio. Il calcio entra nei Territori


Non ha mai disputato una partita ufficiale in casa: mercoledì crolla un muro. Al-Talele è il ct dell'Olimpica: «I miei dovranno ispirarsi a Pirlo e Gattuso»

di Stefano Semeraro
da La Stampa del 7 marzo 2011

domenica 6 marzo 2011

Dichiarazione finale dell’incontro straordinario del Forum della Sinistra Araba

I compiti della sinistra araba nelle attuali rivoluzioni sociali e i passi per affrontare l'assalto imperialista-israeliano

Il forum della sinistra araba si è riunito, su proposta del Partito Comunista Libanese, in seduta straordinaria per discutere sui compiti della sinistra araba nelle attuali rivoluzioni sociali e i passi per affrontare l’assalto imperialista – israeliano. L’incontro è avvenuto nelle eccezionali circostanze nella nostra regione dopo il successo delle rivoluzioni tunisina ed egiziana nel rovesciare Zein Al-Abideen Bin Ali e Hosni Mubarak.

Medici e tortura. Il caso di Israele

Nonostante il divieto internazionale, la tortura e i trattamenti crudeli, disumani e degradanti sono largamente praticati in gran parte del mondo in nome della difesa dello Stato

di Valentina Spada e Ilaria Camplone*
Uno studio, contenuto in una tesi di laurea in medicina presso il Centro di Salute Internazionale (CSI) [1] dell’Università di Bologna, ha preso in considerazione il caso di Israele e il Territorio Palestinese Occupato.

mercoledì 2 marzo 2011

Petizione urgente di solidarietà con Mohammad Bakri

Nel 2008, decine di registi, attori, sceneggiatori italiani aderirono alla campagna “Il pessottimista” attraverso cui si portò a conoscenza dell’opinione pubblica il fatto, in se aberrante, di un vero e proprio attentato alla libera espressione artistica. “Jenin, Jenin” venne proiettato in 56 sale italiane; Mohammad Bakri raccontò la propria vicenda a Napoli, Roma, Siena, Bologna e Torino; molti media italiani riportarono la notizia ed, infine, Hareetz dedicò diversi articoli al caso.

domenica 27 febbraio 2011

La Palestina verso l’esempio egiziano

di Ali Abunimah*
Il lento collasso delle istituzioni della dirigenza collettiva palestinese negli anni recenti ha raggiunto il livello di crisi nel bel mezzo delle rivoluzioni arabe in corso, con le rivelazioni dei Palestine Papers e l’assenza di un qualsiasi credibile processo di pace.

L’Autorità Palestinese (AP) con sede a Ramallah controllata da Mahmoud Abbas e dalla sua fazione Al Fatah ha tentato di dare una risposta a questa crisi convocando le elezioni per il Consiglio Legislativo Palestinese e la Presidenza dell’Autorità Palestinese.

mercoledì 23 febbraio 2011

La scuola nel deserto: diritto a studiare, diritto a vivere

LA RIVOLUZIONE ARABA E LA PALESTINA

di Germanno Monti

Contributo al dibattito del Forum Palestina e del movimento di solidarietà con il popolo palestinese

L’ondata rivoluzionaria partita dalla Tunisia è destinata a ridisegnare completamente lo scenario mediorientale, qualunque ne siano gli esiti nell’immediato. Dobbiamo partire da questa consapevolezza per comprendere come collocare l’iniziativa in solidarietà con la resistenza palestinese, un’iniziativa necessariamente contestualizzata nell’ambito di un quadro macroregionale destinato a mostrare caratteristiche profondamente diverse da quelle che abbiamo conosciuto fino ad ora.

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