“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

sabato 23 aprile 2011

Il lungo viaggio di Vik verso casa



Ieri sera, 22 aprile 2011, Vik Utopia è arrivato dalla sua famiglia a Bulciago (Lecco) dove domani 24 aprile alle 16,30 si celebreranno i funerali.

Il viaggio di Vittorio verso casa è cominciato il 18 aprile, dopo le celebrazioni svolte a Gaza per salutarlo. La gente di Gaza lo ha accompagnato al valico di Rafah attraverso cui è arrivato in Egitto, al Cairo. Non ha attraversato Israele, Vittorio, come richiesto dalla famiglia, poiché Israele lo aveva imprigionato e torturato e definito come indesiderato allo stato di Israele.

Vittorio è giunto in Italia, all'aereoporto di Fiumicino, la sera del 20 aprile. Nessuna figura istituzionale nazionale o romana ad accoglierlo, ma oltre 500 amici che lo avevano conosciuto direttamente o attraverso i suoi interventi giornalistici su blog, sul Manifesto, via radio, attraverso il suo libro, nei tanti collegamenti telefonici con cui Vittorio interveniva nelle iniziative italiane in solidarietà con il popolo palestinese.... All'uscita dell'auto con Vittorio dall'aereoporto, l'attesa silenziosa è sfociata in un applauso intenso, nel grido "Vittorio è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai!" e nello spontaneo canto di Bella Ciao, la canzone che Vittorio ha insegnato ai ragazzi di Gaza. Durante la notte c'è stato anche chi ha vegliato davanti all’Ospedale Umberto I, reparto di Medicina Legale dove la salma di Vittorio è stata portata. Il giorno successivo, 21 aprile, è stata allestita la camera ardente dalle 16 alle 19 sempre a Roma, presso l'Ospedale Umberto I.

Ieri mattina l'ultima tappa del viaggio da Roma verso la famiglia con un saluto anche al passaggio da Bologna.

L'uccisione di Vittorio pone interrogativi importanti: chi?  e perché?
La volontà degli assassini e soprattutto dei mandanti ci è parsa sin dal primo momento un'intimidazione e un "invito" a star lontani da Gaza e dalla Palestina. Sino ad ora l'effetto sortito appare contrario: le richieste di imbarcarsi sulla Freedom Flotilla2, dopo la morte di Vik, sono aumentate e il 20 aprile, come previsto è salpata a Gaza la "Oliva", imbarcazione che monitorerà le violazioni e gli attacchi ai pescatori palestinesi da parte della marina israeliana. Il progetto "Oliva" era stato voluto e progettato anche da Vittorio.

Di seguito alcuni articoli e riferimento sulle tappe del lungo viaggio di Vittorio verso la sua famiglia in Italia e alcune considerazioni sulla sua figura e sulla sua morte.

Se io muoio non piangere per me, ma fai quello che facevo io e continuerò a vivere in te, scriveva Che Guevara:
VIK NON é MORTO di Silvia Todeschini su Gaza - Boicotta Israele
S. Todeschini è, come Vittorio, un'attivista a dell'ISM a Gaza. Lei ha dovuto fare il triste riconoscimento della salma di Vik. Nel link su riportato vi sono anche due contributi di Silvia al Manifesto riguardanti l'uccisione di Vik, ciò che lui è per la gente di Gaza e a livello internazionale.

IL SALUTO DI BOLOGNA A VITTORIO:

Una bandiera palestinese di 40 metri per salutare Vik.
Un gruppo di attivisti bolognesi si è dato appuntamento su un cavalcavia, a Casalecchio, per rendere omaggio al passaggio della salma di Vittorio Arrigoni sull’A1. su ZIC del 22 aprile

L'omaggio a Vittorio su La Repubblica di Bologna

L'ultimo saluto di Bologna (dall'autostrada) a Vittorio Arrigoni su il Corriere di Bologna



Vittorio Arrigoni, una vita per la pace di Angelo D'Orsi - da Forum Palestina del 18 aprile 2011

L'assassinio di Vittorio Arrigoni di Cinzia Nachira - da Forum Palestina del 18 aprile 2011


IN ITALIA DA IERI LA SALMA DI VITTORIO - Nena News del 21 aprile 2011
Foto e video dell'arrivo di Vittorio a Fiumicino il 20 aprile 2011

UNA KEFIAH E UN FIORE PER VIK - Nena News del 20 aprile

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