“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

lunedì 25 aprile 2011

Ciao Vittorio! In migliaia a salutarlo a Bulciago




UNA "FAMIGLIA UMANA" PER VITTORIO

Oltre in mille a salutare Vittorio Arrigoni a Bulciago, dove si é svolto il funerale. "Grazie Vik", recita la moltitudine della “famiglia umana”, quella in cui Vittorio credeva. Collegamenti video anche da Ramallah e da Gaza. Assenti le istituzioni italiane.

Roma, 24 aprile 2011, Nena News
Un applauso lungo 10 minuti all’arrivo del feretro e una grande scritta: “Grazie Vik”. Sono partiti questa mattina all’alba da tutta Italia, i pullman organizzati in modo spontaneo da quanti hanno voluto essere a Bulciago, in provincia di Lecco, per dare l’ultimo saluto a Vittorio Arrigoni, l’attivista, pacifista e giornalista ucciso nella Striscia di Gaza la scorsa settimana. Per essere lì a ricordare un compagno, un amico, Vik-Utopia. Dopo giorni di manifestazioni, presidi, fiaccolate e sit-in che si sono svolti da Nord a Sud. Oltre in mille, molti assiepati nella palestra comunale troppo piccola per contenere tutti; , altri fuori, sul prato per seguire la cerimonia con gli altoparlanti.

Non “un saluto triste” come ha chiesto la famiglia: e dopo la funzione religiosa durata un’ora e concelebrata dall’arcivescovo di Gerusalemme, Hilarion Capucci, é seguito“un momento di ricordo con tutti quelli arrivati a testimoniare il loro affetto per Vittorio”, all’arrivo della banda degli ottoni sulle note di BellaCiao. Il rappresentante dell’ANPI provinciale ha dedicato il 25 aprile, Festa della Liberazione, a Vittorio.

Molti gli attivisti arrivati anche da fuori Italia, dalla Spagna, la Germania, l’Irlanda e la Francia; molte anche le persone che Vittorio non l’hanno mai conosciuto di persona, solo attraverso i suoi resoconti da Gaza, i suoi articoli, ma che hanno voluto esserci, per l’ultimo saluto. Quella moltitudine “della famiglia umana”, la famiglia umana in cui lo stesso Vittorio credeva “al di là dei confini, delle barriere, delle bandiere”. La frase che la mamma di Vittorio, Egidia Beretta, ha fatto stampare sul manifesto funebre, con i colori della bandiera della pace. Le stesse bandiere, le uniche a sventolare nella palestra.
A fronte del completo silenzio delle istituzioni italiane, assenti sia all’arrivo della salma all’aeroporto che oggi, a Bulciago (hanno presenziato alcuni sindaci italiani). Ci sono i palestinesi a salutarlo, con collegamenti video e audio, nel corso del funerale, che si sono svolti sia da Ramallah, dove ci si é riuniti vicino al Municipio, per trasmettere un messaggio live alla famiglie e da Gaza, dove invece i palestinesi si sono dati appuntamento al Gallery, il locale dove lo steso Vittorio si recava spesso, dietro all’Università Al Aqsa.

Sempre questa mattina, anche l’Autorità Palestinese ha organizzato una commemorazione ufficiale, davanti al Mausoleo dove è sepolto Arafat, alla quale é intervenuto il presidente Mahmoud Abbas.

La famiglia di Vittorio, ha inoltre diffuso un invito a non inviare fiori, ma per chi volesse, donazioni per la Palestina. La Palestina di Vittorio. Nena News




Bulciago. “Un lungo e interminabile minuto di silenzio, rotto o interrotto da parole di verità."

Migliaia di persone oggi pomeriggio sono ritrovate nella palestra di Bulciago, il paese di cui Vittorio era originario, per celebrare il funerale.

Per la cerimonia sono arrivati attivisti da tutta Italia, ma anche dagli altri paesi europei e dai paesi arabi, inclusa una delegazione di amici da Gaza. La Messa è celebrata oltre che dai parroci della zona, anche da monsignor Hilarion Capucci, vescovo di Gerusalemme. «Vittorio non era mosso da un ideale cristiano e non vogliamo fare di lui un martire cristiano – ha detto all’omelia il parroco di Bulciago don Roberto Crotta – ma come noi credeva negli ideali di giustizia e pace e li difendeva senza usare le armi». E il sacrificio di Arrigoni adesso potrebbe non rimanere vano. “Sono decine i giovani che hanno fatto sapere alla madre di Vittorio – ha annunciato il celebrante dall’altare – di essere pronti a partire per Gaza per testimoniare l’ingiustizia che opprime quella terra: è il germoglio di speranza che la Palestina sta attendendo”. ''Per noi - ha detto mons. Capucci - Vittorio e' un martire, un eroe e un santo, come un vescovo che ha difeso il suo gregge e il suo gregge era il popolo palestinese''. Dopo il rito religioso e' cominciato il ricordo laico di amici e compagni di lotta di Vik Utopia. “Un lungo e interminabile minuto di silenzio, rotto o interrotto da parole di verità, di condivisione e di commozione, come quelle di Ibrahim Nasrallah, che ha scritto per Vittorio, “Hanno ucciso tutti”, una poesia scandita tre volte dalle parole Per te sia buono il mattino” hanno scritto gli attivisti italiani dell’International Solidarietà Movement. L’Anpi ha deciso di dedicare il 25 aprile di quest’anno a Vittorio Arrigoni

Anche ai funerali di oggi, così come mercoledì sera a Fiumicino, ha colpito la totale latitanza della politica e delle istituzioni. Vittorio per le gli apparati dello Stato rimane un morto minore, tutto sommato un nemico, uno che combatteva dalla parte sbagliata del fronte. Per cui la “politica” e le istituzioni hanno preferito non esporsi e infastidire le autorità israeliane. Nel 2004 ai funerali del mercenario Quattrocchi ucciso in Iraq, c’erano state le corone di fiori del presidente della Repubblica, la presenza dell’allora presidente della Camera Pier Ferdinando Casini e dell’allora vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini. Il rito era stato celebrato dall'arcivescovo di Genova Tarcisio Bertone. Forum Palestina

L'ultimo saluto a Vik, funerali a Bulciago
- ANSA, 24 aprile 2011

Nessun commento:

blogmasters g.40, gino pino, Ter