“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

giovedì 31 luglio 2008

Una politica estera per l'Unione Europea

Scritto da Giorgio Forti
Mercoledì 23 Luglio 2008 06:14
La Fabbrica. eu, 22 Luglio 2008

FORZA EUROPA!?
Credo che, tra i tanti problemi e progetti dell'UE, indicati anche dall'on. Gozi, la politica estera debba avere una rilevante priorità, perchè la UE non ha una propria politica estera, ma è in sostanza subalterna a quella degli USA. Poco contano infatti le espressioni retoriche di alcuni esponenti politici, quali Sarkosy e Tony Blair al quale, dopo tanti anni di governo, è stato affidato in Israele-Palestina un incarico per il quale è assolutamente inadatto, perchè è tutto sbilanciato in favore di una visione filoisraeliana e colonialista del problema palestinese. Occorre che l'UE promuova la pace in quella regione in modo effettivo, cioè prendendo una posizione di decisa critica al Governo israeliano, che si concreti nell'adozione di misure forti, come la sospensione dei rapporti economici e di particolare favore in tutti i campi, per indurre Israele a cessare la politica di durissima persecuzione contro i Palestinesi, che ha ormai superato il livello di guardia del genocidio, ed a arrivare rapidamente al ritiro di esercito e coloni dai territori palestinesi occupati e da Gaza. Solo in questo modo si potrà arrivare alla costituzione di uno Stato Palestinese, oppure di uno stato unico per i due popoli, come sceglieranno gli interessati in completa autonomia. Ma l'autonomia non è possibile senza il ritiro dell'esercito occupante, e la totale cessazione degli atti di inaudita inumanità che Israele sta praticando nella striscia di Gaza ed in Cisgiordania. Questo problema è cruciale per la pace nel mondo: la situazione in Israele-Palestina ha un'influenza determinante nel promuovere un allargamento della guerra a tutto il vicino e medio Oriente, ed allo scoppio della terza guerra mondiale. Questo sia per la grande potenziale militare di Israele, sia per la sua enorme influenza sulle decisioni degli Stati Uniti. Molti altri problemi sono legati a questo:L'Europa deve quindi prendere decisamente, intendo con atti concreti di grande forza, decisioni che possano portare ad una giusta soluzione del problema Palestinese ed alla pace in quella regione: è un problema di giustizia fondamentalmente, a cui sono associati nostri fondamentali interessi.

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