“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

martedì 27 aprile 2010

MESSAGGIO DA PARTE DEI COMITATI POPOLARI NELL'AREA DI BETLEMME

Lettera scritta dai comitati popolari e rivolta ai partecipanti della marcia per la pace che si è svolta domenica qui a Betlemme e  che prevedeva, tra l'altro, l'incontro tra  pellegrini italiani (400) e il ministro del turismo israeliano (dall'altra parte del check point). Tale iniziativa faceva parte di tutta una serie di attività previste da un accordo tra opera romana pellegrinaggi e Ministero del Turismo Israeliano.

La lettera è stata distribuita il 24 aprile 2010 durante durante la cena di benvenuto ai 400 partecipanti (tutti italiani) della marcia per la pace che si è tenuta il giorno successivo (Programma: partenza alle 7 del mattino dalla chiesa della natività, attraversando il check point, incontro con il ministro del turismo israeliano).

L'iniziativa viene organizzata grazie al sostegno logistico della Fondazione Giovanni Paolo II, con sede a Gerusalemme e a Firenze (presidente ne è un frate molto famoso, Ibrahim Faltas.. presente durante tutto l'assedio alla chiesa della natività nel 2002), e fa parte di una serie di iniziative legate ad un accordo tra il Ministero del Turismo Israeliano e all'Opera Romana Pellegrinaggi volta alla collaborazione nella gestione del grosso e redditizio business dei pellegrini.


La Ministra del Turismo Palestinese (Dehibe) ha denunciato i dimostranti palestinesi presenti la sera del 24 aprile (ciò mostra il modo in cui purtroppo sempre più spesso questo governo non rappresenta più la società civile ma finisce col reprimerne tristemente le richieste).

Sappiamo che vi trovate qui per impegnarvi in un'iniziativa che cerca di promuovere la pace e la riconciliazione tra noi e i nostri vicini israeliani. La pace è qualcosa che noi tutti vogliamo e ricerchiamo, ma questo particolare evento non ci farà avanzare di alcun passo. Queste solo solo alcune delle molte ragioni:
1.I palestinesi (cristiani e musulmani) non hanno la libertà di muoversi da Betlemme a Gerusalemme per motivi religiosi, sportivi o di qualunque altro genere. Siamo ristretti da “permessi” che vengono concessi solo a pochi e questa realtà è peggiore persino del sistema di permessi in Sudafrica durante l'apartheid, come disse anche il vescovo Desmond Tutu. L'evento a cui partecipate viene presentato come se non ci fossero queste restrizioni e non considerate il fatto che voi in quanto turisti avete una maggiore libertà di movimento rispetto alla popolazione locale. È importante che vi chiediate: perché tutti i palestinesi non possono correre con noi? Perché solo pochissimi cristiani palestinesi posso avere il permesso per andare a pregare a Gerusalemme?

2.L'esercito e il governo israeliano sono impegnati in un'enorme confisca, un vero furto, di terra palestinese nell'area di Betlemme, per costruire il Muro e gli insediamenti, entrambi illegali. Nello stesso momento in cui voi correte per sport, bulldozers nel distretto di Betlemme stanno lavorando per sradicare ulivi, distruggere case e vite. Questo avviene anche nel distretto di di Betlemme, dove ora abbiamo accesso a meno del 20% dell'ampiezza originale dell'area e si prevede diminuire fino a meno del 13%. Questa terra appartiene a famiglie cristiane e musulmane a cui ora è stata rubata. La vostra iniziativa riconosce e accetta questa realtà, suggerendo che ci sia parità e desiderio di “pace” (senza definire meglio cosa questo significhi) tra i due “lati”. Questo non è un conflitto tra israeliani e palestinesi, ma tra coloro che privano e rubano la terra e impongono politiche coloniali di apartheid e persone di buona volontà che resistono a queste politiche (e questo comprende palestinesi, israeliani e internazionali).
3.La vostra iniziativa si svolge vicino a due dei campi profughi di Betlemme (Azza e Aida). Sono circa 7 milioni i profughi e rifugiati palestinesi a caausa delle politiche coloniali israeliane negli ultimi 62 anni. Per voi, ignorare questa pulizia etnica di massa e la povertà e indigenza sarebbe come avere un'iniziativa sportiva vicino a un campo di concentramento ancora attivo in Europa orientale.
4.La vostra iniziativa mostra il vostro passaggio tra Betlemme e Gerusalemme come se fosse un passaggio tra due stati. Sarete accolti da una delegazione ufficiale del governo israeliano come se aveste passato il confine di un paese. Questa è una falsità. I territori in cui vi sposterete da Betlemme a Gerusalemme sono aree occupate nel 1967 e sono considerate dal diritto internazionali come Territori Occupati Palestinesi, soggetti alla 4° convenzione di Ginevra. La vostra iniziativa riconosce dunque il controllo israeliano su queste aree come qualcosa di legittimo e come se voi stesse attraversando il confine di due paesi. Tutto questo legittima l'occupazione israeliana.
5.Nel 2009 il ministero israeliano del turismo ha avviato una campagna mediatica internazionale per promuovere il turismo verso Israele. A differenza del passato, il ministero composto da membri estremisti ha privato completamente la Cisgiordania e qualunque area palestinese (inclusa Betlemme) dalle proprie risorse. Queste sono le persone che incontrerete dall'altra parte: essi nemmeno riconoscono che esistiamo come esseri umani. Questi sono gli individui che hanno promosso una pulizia etnica e continuano ad attuarla. Rafforzerete il controllo di questo governo estremista di destra.

Questi sono alcuni tra i tanti punti che possono spiegare perché questa iniziativa non aiuterà la pace. Vi chiediamo di rivedere l'organizzazione di questo evento. È importante che voi protestiate contro l'occupazione e la distruzione di terra palestinese. Betlemme vive ora il suo peggior assedio nella storia e questo evento mostra solo al mondo che tutto va bene e il governo israeliano approfitterà di questo evento per dare questa immagine. Vi chiediamo di domandare a voce alta la fine dell'occupazione per creare una vera pace. Non unitevi agli atleti israeliani, non accettate la presenza del ministero del turismo israeliano, state con le persone di Betlemme e chiedete la libertà per tutti di pregare e correre a Gerusalemme. 
Parlate con noi se volete lavorare con palestinesi e israeliani che collaborano mano nella mano per far terminare l'occupazione e contribuite a far rispettare il diritto internazionale sul diritto dei profughi al ritorno alle loro case e terre.
I Comitati Popolari dei villaggi e città dell'area di Betlemme

segnalato da Caterina Donattini

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