“Abbiamo un paese che è di parole. E tu parla, che io possa fondare la mia strada pietra su pietra.
Abbiamo un paese che è di parole, e tu parla, così che si conosca dove abbia termine il viaggio.”

Mahmud Darwish

venerdì 15 maggio 2009

PALESTINA 61 ANNI DI INGIUSTIZIA

Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. (Che Guevara)

L’ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia, ovunque.( King, Martin Luther)

Si piange quando si grida all'ingiustizia. (Italo Svevo)

Ogni anno il popolo palestinese commemora al-Nakba, la catastrofe.
Al Nakba è l’appellativo che i Palestinesi danno al 15 maggio 1948, data in cui lo stato d'Israele si è impossessato delle terre, delle case e delle vite del popolo palestinese.
Al Nakba è stato il giorno in cui il popolo pale-stinese si è trasformato in una nazione di rifu-giati. 750.000 Palestinesi sono stati espulsi dalle loro case e sono stati costretti a vivere nei campi profughi. Molti di quelli che non sono riusciti a scappare sono stati uccisi.
Nel 1948 più del 60 per cento della popolazione palestinese è stato espulso.
Più di 530 villaggi palestinesi sono stati evacuati e distrutti completamente.
Finora Israele ha impedito il ritorno di circa sette milioni di rifugiati palestinesi e continua ancora oggi a cercare di espellere i palestinesi dalla loro terra. Queste operazioni assumono di volta in volta forme e nomi diversi, attualmente vengono chiamati “trasferimenti”.
I rifugiati palestinesi sono fuggiti in diversi posti; alcuni sono fuggiti nei paesi limitrofi intorno alla Palestina, altri sono fuggiti all'interno della Palestina ed hanno vissuto nei campi profughi, costruiti appositamente per loro dalle agenzie ONU, e altri si sono dispersi in vari paesi del mondo.
Tutti questi rifugiati hanno un sogno in comune: ritornare nelle loro case di origine, e questo sogno è rinnovato ogni anno attraverso la commemorazione della Nakba.
Il caso dei profughi palestinesi è oggi il più considerevole come numero di persone coinvolte ed anche quello che si protrae di più nel tempo, rispetto agli altri casi di rifugiati nel mondo.
Più di 7.2 milioni di persone, che rappresentano i tre quarti del popolo palestinese e quasi un terzo della popolazione mondiale dei rifugiati, rimangono senza una soluzione definitiva della loro condizione. Più della metà dei profughi palestinesi non godono dei diritti di base, quali sicurezza fisica, libertà di movimento ed accesso all’impiego.
La maggior parte dei rifugiati palestinesi vive nel raggio di 100 miglia dai confini d’Israele, ospite negli stati arabi confinanti.
Più della metà dei rifugiati vive in Giordania, circa un quarto nella striscia di Gaza e nel West Bank, e circa il 15 per cento risiede in proporzioni uguali in Siria e nel Libano, mentre la popolazione restante dei rifugiati risiede all'interno d'Israele (persone spostate internamente), nel golfo arabo, in Europa e negli Stati Uniti.
Circa un terzo dei profughi costretti all’esodo nel 1948 vive nei campi profughi situati nel West Bank, nella striscia di Gaza, in Giordania, in Libano ed in Siria.
Prima del 1948 i Palestinesi possedevano più del 90% della terra in Palestina, oggi ne possiedono o hanno accesso solo al 10%.
Secondo il diritto internazionale(risoluzione ONU n.194 dell'11 dicembre 1948) i rifugiati hanno il diritto di ritornare nelle loro case di origine, avere la restituzione della proprietà e la compensazione per le perdite e i danni subiti.
Lo stato d’Israele impedisce ai profughi palestinesi di esercitare il diritto al ritorno nelle proprie case, che è un diritto fondamentale sancito dal diritto umanitario internazionale

Vi racconterò una storia
una storia che visse
nei sogni delle persone..

Una storia che sorge
dal mondo delle tende..
un mondo fatto di fame,
decorato dalle notti scure.

Nel mio paese, e il mio paese
è una manciata di rifugiati..
ogni ventina possiedono …. una libbra di farina..
promesse di conforto …. doni e pacchetti.

È la storia di una compagine straziante
dipinta dagli anni di sofferenza
con lacerazioni e agonia..
con sacrificio e aspirazioni ..
* * *

È la storia di un popolo
che fu raggirato
che fu gettato nei labirinti degli anni
ma li sfidò e rimase in piedi

per informazioni su Nakba:
http://www.alnakba.org/


per informazioni suicampi profughi, il sito ufficiale dell'UNWRA:
http://www.un.org/unrwa/


NAKBA - L’ESPULSIONE DEI PALESTINESI DALLA LORO TERRA. Fondazione Internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli, 1988. Edizioni Ripostes. (Volume disponibile presso la Biblioteca Amilcar Cabral – Bologna).

...Lieberman vuole condannare a 3 anni di carcere i palestinesi che celebrano la nakba come giornata di lutto...
http://www.haaretz.com/hasen/spages/1085588.html

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